In Grecia le restrizioni ai viaggiatori provenienti dall’Italia varranno solo per gli arrivi da Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto

Una spiaggia di Mykonos, in Grecia, il 25 maggio 2020 (Byron Smith/Getty Images)
Una spiaggia di Mykonos, in Grecia, il 25 maggio 2020 (Byron Smith/Getty Images)

Domenica il governo greco ha spiegato con maggiori dettagli le misure che regoleranno l’accesso al paese dall’estero nel prossimo mese e che erano state annunciate venerdì. Due giorni fa il governo aveva detto che dal 15 giugno sarebbe stato possibile visitare la Grecia per le persone provenienti da 29 paesi, tra cui non c’era l’Italia. In realtà si potrà andare in Grecia dall’estero da tutti i paesi con collegamenti aerei agli aeroporti di Atene e Salonicco, ma i passeggeri partiti dalle regioni ritenute ad alto rischio di contagio dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) dovranno obbligatoriamente sottoporsi a un test (non è chiaro se il sierologico o il tampone) per il SARS-CoV-2. Tra queste regioni ci sono anche quattro regioni italiane: l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Piemonte e il Veneto.

Chi risulterà negativo al test – per conoscere l’esito bisognerà aspettare un giorno da passare in hotel – potrà muoversi liberamente in Grecia dopo un periodo di auto-isolamento di sette giorni; i positivi dovranno invece stare in quarantena per 14 giorni, sotto il controllo delle autorità locali. Sono le stesse regole attualmente in vigore e valide fino al 14 giugno per tutti i passeggeri internazionali in arrivo all’aeroporto di Atene, l’unico aperto per ora ai voli dall’estero. Dal primo luglio la Grecia riaprirà tutti i suoi aeroporti ai voli internazionali e permetterà anche gli arrivi via mare.