• Venerdì 22 maggio 2020

Le regole per la riapertura di palestre e piscine

Potranno riaprire da lunedì 25 maggio in tutta Italia tranne in Lombardia, dove rimarranno chiuse almeno fino al 31 maggio

(ANSA/EPA/LARRY W. SMITH)
(ANSA/EPA/LARRY W. SMITH)

Palestre e piscine potranno riaprire lunedì 25 maggio, in base al decreto firmato domenica scorsa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il decreto, che ha allentato le restrizioni in vigore fino al quel momento a causa del coronavirus, ha permesso la riapertura dal 18 maggio di negozi, servizi di cura alla persona, bar e ristoranti, stabilimenti balneari, uffici pubblici, hotel e musei; la riapertura di palestre, piscine e centri sportivi è stata posticipata invece al 25 maggio.

La riapertura potrà avvenire in tutta Italia tranne che in Lombardia, dove il presidente Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza valida fino al 31 maggio che ne vieta la riapertura. Un’eventuale riapertura dopo quella data verrà decisa solo dopo la valutazione dell’andamento dell’epidemia nella regione.

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Nel resto d’Italia la riapertura di palestre e piscine potrà avvenire solo attenendosi a regole molto scrupolose, in generale più dettagliate rispetto a quelle per le altre attività, dato che si tratta di luoghi dove ci può essere un maggiore contatto fisico.

Si applicano alle palestre di enti locali e soggetti pubblici e privati (comprese quelle dove si fa attività fisica solo con corsi) e a tutte le piscine aperte al pubblico, fatta eccezione per quelle ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termali, e quelle alimentate ad acqua di mare.

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Organizzazione degli spazi e degli orari nelle palestre
Le palestre dovranno redigere un programma delle attività e cercare di pianificarle il più possibile, invitando i clienti a prenotare e tenendo conto del fatto che gli accessi andranno regolamentati in modo da evitare assembramenti. Gli elenchi dei presenti dovranno essere conservati per 14 giorni.

Negli spogliatoi e nelle docce gli spazi dovranno essere organizzati in modo che sia sempre rispettata la distanza di almeno 1 metro tra una persona e l’altra; per farlo si potrà ad esempio separare diverse postazioni con delle barriere e regolamentare gli accessi. Anche negli altri ambienti bisognerà trovare dei sistemi per garantire la distanza fisica di almeno 1 metro per le persone che non svolgono attività fisica e di almeno 2 metri per quelle che invece si stanno allenando, specie se intensamente. Per questo bisognerà riorganizzare il posizionamento di attrezzi e macchine e regolamentare l’accesso a ognuno di essi.

Igiene nelle palestre
Nelle palestre gli attrezzi e le macchine dovranno essere disinfettati dopo ogni utilizzo e quelli che non possono essere disinfettati non potranno essere utilizzati. Gli ambienti in generale dovranno essere puliti e disinfettati anche più volte al giorno e gli spogliatoi – armadietti compresi – dovranno essere puliti e disinfettati a fine giornata. Gli utenti dovranno usare calzature apposite riservate per la palestra e non dovranno condividere borracce, asciugamani e altri oggetti personali con altri utenti.

Negli spogliatoi tutti gli indumenti e gli oggetti personali dovranno essere riposti, negli armadietti, all’interno di borse personali. Si raccomanda alle palestre di mettere a disposizione degli utenti dei sacchetti per riporre gli effetti personali a chi è senza.

In diversi punti della palestra dovranno essere presenti dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani e tutte le persone che entreranno nella palestra dovranno lavarsi le mani all’ingresso e in uscita.

Sono state inoltre stabilite delle regole molto dettagliate riguardo l’aerazione degli ambienti e gli impianti di condizionamento. Ad esempio, nelle palestre sarà necessario aerare periodicamente gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, evitando però forti correnti d’aria, o caldo e freddo eccessivi. Inoltre bisognerà sostituire più di frequente i pacchi filtranti dell’aria in ingresso, oppure sostituirli con altri più efficienti. Ci sono indicazioni più precise anche riguardo ai punti esterni agli ambienti in cui viene espulsa l’aria, ai ventilatori, agli impianti di riscaldamento e raffrescamento e alla pulizia di prese e griglie di ventilazione.

Organizzazione degli spazi e degli orari nelle piscine
Nelle piscine saranno vietate manifestazioni, eventi e feste e non si potrà nemmeno accedere alle tribune. Inoltre le vasche normalmente usate per sport e giochi acquatici dovranno essere convertite per la sola balneazione. Si potranno però continuare a usare le vasche “torrente”, “toboga” e “scivoli morbidi” nel caso in cui i gestori possano garantire i requisiti di distanziamento fisico e di igiene richiesti per tutte le piscine (ed elencati, in breve, più avanti).

I gestori dovranno redigere un programma delle attività per regolamentare le presenze e favorire il rispetto del distanziamento di almeno 1 metro tra le persone, fatta eccezione per quelle per cui non valgono le regole sul distanziamento – come i conviventi. Nelle vasche ci dovranno essere almeno 7 metri quadrati di superficie a persona e lo stesso varrà anche nelle aree predisposte per prendere il sole e riposare. Si consiglia per questo di privilegiare l’accesso alle piscine su prenotazione e regolamentare gli accessi; i gestori dovranno conservare per almeno 14 giorni l’elenco delle presenze.

Negli spogliatoi e nelle docce bisognerà organizzare gli spazi in modo che sia mantenuto almeno 1 metro di distanza tra le persone. Le attrezzature come sedie a sdraio e lettini andranno disposte in modo che per raggiungerle e occuparle non si debba passare a meno di 1 metro e mezzo da altre persone. Se possibile inoltre si dovranno allestire percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.

Igiene nelle piscine 
Come nelle palestre, negli spogliatoi tutti gli indumenti e gli oggetti personali dovranno essere riposti, negli armadietti, all’interno di borse personali. Si raccomanda alle piscine di mettere a disposizione degli utenti dei sacchetti per riporre gli effetti personali a chi è senza. Inoltre in diversi punti delle strutture dovranno essere presenti dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani. Sarà obbligatorio pulirsi le mani in entrata.

I gestori dovranno garantire una regolare e frequente pulizia con disinfezione delle aree comuni, degli spogliatoi, delle cabine, delle docce, dei servizi igienici e delle attrezzature, sia quelle galleggianti che i lettini e le sdraio. Queste ultime in particolare dovranno essere disinfettate dopo ogni uso. A fine giornata poi tutta la struttura dovrà essere sanificata.

In generale, continueranno a valere le consuete norme igieniche che valgono nelle piscine: prima di entrare in acqua bisogna farsi una doccia con il sapone; è obbligatorio indossare una cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso e urinare in acqua, e ai bambini molto piccoli si dovranno far indossare pannolini contenitivi.

Le regole poi comprendono vari dettagli riguardo ai trattamenti dell’acqua nelle vasche e alle analisi chimiche e microbiologiche da realizzare mensilmente: qui si trovano tutti i dettagli.

Altro
Anche nelle palestre e nelle piscine si dovrà informare gli utenti sulle misure da adottare. In particolare nelle piscine dovrà essere allestita un’opportuna segnaletica e dovranno essere spiegate le regole da seguire con monitor e maxi schermi.

Come nei ristoranti, nei lidi e nei negozi di parrucchieri ed estetisti si potrà misurare la temperatura corporea all’ingresso: a chi risultasse avere una temperatura maggiore di 37,5 °C dovrà essere negato l’ingresso.

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