Le notizie di sabato sul coronavirus in Italia

Sono stati registrati 875 nuovi casi di contagio e 153 nuovi decessi, 39 dei quali in Lombardia

Un negozio con un cartello che protesta per gli insufficienti aiuti dallo Stato a Roma, venerdì 15 maggio. (Andrea Ronchini/Pacific Press via ZUMA Wire)
Un negozio con un cartello che protesta per gli insufficienti aiuti dallo Stato a Roma, venerdì 15 maggio. (Andrea Ronchini/Pacific Press via ZUMA Wire)

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 875 nuovi casi di contagio da coronavirus, ha detto questa sera la Protezione Civile, e 153 nuovi morti. Il numero dei nuovi contagi accertati è in linea con quello dell’ultima settimana, mentre i decessi non erano così bassi dallo scorso 9 marzo. In totale, quindi, il bilancio ufficiale dall’inizio dell’epidemia è di 224.760 casi accertati e 31.763 morti. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 775, 33 in meno di ieri. I tamponi totali processati a oggi sono 294.4859, 69.179 più di ieri.

La Lombardia ha fatto registrare 399 dei casi di contagio delle ultime ore, e 39 decessi, molti meno di quelli segnalati negli ultimi due giorni, quando erano stati rispettivamente 115 e 111, che però includevano probabilmente anche persone morte nei giorni precedenti. Il bilancio nella regione continua a essere in ogni caso di gran lunga il peggiore d’Italia, e ammonta complessivamente a 84.518 casi di contagio e 15.450 morti. Nella provincia di Milano i nuovi casi di contagio accertati sono stati 75, di cui 34 nella città capoluogo. In numeri assoluti, dopo la Lombardia, le regioni che hanno registrato più contagi nelle ultime 24 ore sono stati il Piemonte con 137, l’Emilia-Romagna con 72, la Liguria con 51.

Riaperture e linee guida
Il principale argomento di discussione del giorno ha riguardato le linee guida concordate dal governo e dalle regioni per le attività che potranno riaprire a partire da lunedì 18 maggio. Riguardano bar e ristoranti, spiagge, hotel, parrucchieri ed estetisti, negozi, mercati, uffici aperti al pubblico, palestre, piscine, manutenzione del verde, musei e biblioteche e sono uniche, anche se alle singole regioni spetterà eventualmente renderle più specifiche.

Conte ha detto che le regole generali prevedono che dal 18 maggio potranno riaprire i negozi, i servizi di cura alla persona, bar e ristoranti, gli stabilimenti balneari, gli uffici pubblici e i musei a condizione però che le regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo. Dal 25 maggio potranno riaprire – sempre previa autorizzazione delle regioni – le palestre, le piscine e i centri sportivi. Dal 15 giugno potranno infine riaprire cinema e teatri.

Sempre alle regioni poi spetterà di decidere se tutte le attività potranno riaprire da lunedì, oppure se dovranno aspettare ulteriormente. Sembra per esempio che alcune regioni possano posticipare di una settimana le riaperture di bar e ristoranti, e anche per palestre e piscine non ci sono ancora date certe. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha già fatto sapere che nella sua regione rimarranno chiuse ancora «per settimane», così come i musei.

Spostamenti
Il governo ha anticipato infatti che gli spostamenti saranno liberi all’interno della propria regione, mentre muoversi tra una regione e l’altra sarà possibile solo per motivi di lavoro, salute e assoluta urgenza ancora fino a martedì 2 giugno. Poi potrebbe tornare libero, ma è prevista la possibilità che le regioni o il governo impongano misure più restrittive per certi territori dove sia rilevato un rischio più alto di contagio.

Scuola
Oggi la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato tre ordinanze che riguardano gli esami di stato e le valutazioni finali per l’anno scolastico in corso. Le tre ordinanze non dicono nulla che non fosse già stato annunciato, ma ufficializzano quanto era già stato detto.

L’esame di maturità si terrà in presenza, a partire dal 17 giugno, con una sola prova orale; a giudicare gli studenti sarà una commissione interna, cioè composta da sei insegnanti dei maturandi, e un presidente di commissione esterno. Il documento del Comitato tecnico-scientifico che è stato diffuso insieme alle ordinanze dice che gli insegnanti e gli studenti non dovranno indossare mascherine per coprire naso e bocca durante l’esame perché è prevista una distanza interpersonale di 2 metri. Non si dovranno nemmeno usare i guanti perché è previsto che ogni maturando e ogni insegnante si igienizzi le mani entrando nell’aula d’esame.

L’esame di terza media invece si terrà con una videoconferenza durante la quale gli studenti dovranno esporre un elaborato preparato in precedenza; gli scrutini – e quindi gli esami – saranno tutti fatti entro il 30 giugno.

Potranno esserci bocciature, ma solo in casi particolari, quelli di studenti che nella prima parte dell’anno scolastico sono stati molto assenti e quelli di studenti contro cui sono stati presi gravi provvedimenti disciplinari.

Amici
Anche questo deve ancora essere chiarito ufficialmente dal governo. Secondo i giornali, però, da lunedì finirà la fase in cui si possono vedere, formalmente, soltanto i “congiunti”. Non ci sono limiti a quante persone vedere, o dove. Il governo raccomanderà però di applicare sempre le misure di distanziamento fisico e di indossare la mascherina quando possibile, anche in casa, se si è con persone fuori dal proprio nucleo abitativo.