Come saranno gli esami scolastici

La ministra Lucia Azzolina ha ufficializzato che la maturità sarà in presenza, a meno che l'epidemia peggiori, mentre l'esame di terza media sarà a distanza

La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina durante la conferenza stampa con cui ha annunciato le ordinanze del 16 maggio 2020 (Profilo su Facebook di Lucia Azzolina)
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina durante la conferenza stampa con cui ha annunciato le ordinanze del 16 maggio 2020 (Profilo su Facebook di Lucia Azzolina)

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato le ordinanze sull’esame di terza media, sull’esame di maturità e sulle valutazioni finali degli studenti dei diversi ordini della scuola. Le ordinanze non contengono grandi novità rispetto a quanto era già stato annunciato in precedenza, ma ora è ufficiale: l’esame di maturità si terrà in presenza, a partire dal 17 giugno, con una commissione interna, cioè composta da sei insegnanti dei maturandi, e il presidente di commissione esterno. L’esame di terza media invece si terrà online.

Cosa dice l’ordinanza sull’esame di maturità
Gli esami di maturità di quest’anno inizieranno mercoledì 17 giugno alle 8.30. I 500mila studenti italiani ammessi saranno sottoposti unicamente alla prova orale, che sarà in presenza a meno che le condizioni epidemiologiche della regione dove vivono non siano tali da chiedere una rinuncia ai colloqui di persona. Questi si svolgeranno davanti a una commissione di sei insegnanti interni e un presidente esterno.

Il documento del Comitato tecnico-scientifico che è stato diffuso insieme alle ordinanze del 16 maggio dice che gli insegnanti e gli studenti non dovranno indossare mascherine per coprire naso e bocca durante l’esame perché è previsto che stiano ognuno a una distanza di 2 metri dagli altri presenti. Non si dovranno nemmeno usare i guanti perché è previsto che ogni maturando e ogni insegnante si igienizzi le mani entrando nell’aula d’esame.

Ogni maturando dovrà discutere durante il colloquio un elaborato scritto sulle discipline di indirizzo (quelle che sarebbero state oggetto della seconda prova) incentrato su argomenti concordati con gli insegnanti entro il primo giugno. Dopo questa discussione, il maturando dovrà parlare di un breve testo di letteratura italiana studiato nel corso dell’anno. Seguiranno altre domande da parte dei diversi membri della commissione. La ministra Azzolina ha suggerito agli insegnanti di fare una domanda finale agli studenti su come hanno passato il periodo di isolamento a casa per l’epidemia di COVID-19.

Per dare una giusta rilevanza ai risultati ottenuti nell’intero percorso scolastico il peso dei voti ottenuti nell’ultimo triennio è stato aumentato: varrà fino a 60 punti, anziché 40. Quindi al colloquio orale si potranno ottenere al massimo 40 punti, per arrivare al totale di 100 centesimi. Gli studenti particolarmente meritevoli, come sempre, potranno ricevere la lode.

Nel caso in cui l’epidemia di COVID-19 torni ad aggravarsi prima degli esami, questi saranno fatti a distanza, in videoconferenza.

Cosa dice l’ordinanza sull’esame di terza media
Diversamente dagli esami di maturità, quelli di terza media si svolgeranno online. La valutazione coinciderà con la valutazione finale sull’anno trascorso da parte del consiglio di classe e terrà conto anche di un elaborato prodotto dagli studenti e dalla loro presentazione orale, fatta in videoconferenza.

L’elaborato avrà come tema un argomento concordato da studenti e insegnanti e potrà avere forma di «testo scritto, presentazione anche multimediale, mappa o insieme di mappe, filmato, produzione artistica o tecnicopratica o strumentale». Consegne degli elaborati, discussioni per videoconferenza e scrutini dovranno avvenire entro il 30 giugno. La valutazione finale terrà conto dell’intero percorso scolastico e potrà includere la lode.

Cosa dice l’ordinanza sulle valutazioni
L’ordinanza sulle valutazioni dice che potranno esserci bocciature ma «solo in casi circoscritti», ha spiegato Azzolina, cioè per quegli studenti che hanno frequentato poco il primo periodo dell’anno scolastico e per cui dunque gli insegnanti non hanno abbastanza elementi per dare valutazioni. Serve in ogni caso una decisione unanime dei docenti. Anche in caso di provvedimenti disciplinari gravi si può decidere di bocciare uno studente.

Per quanto riguarda le insufficienze, saranno riportate nei documenti di valutazione, ma gli studenti avranno modo di recuperare a settembre o nel corso del prossimo anno scolastico, anche se non si sa ancora come. Gli studenti saranno comunque ammessi all’anno successivo.