Dal 3 giugno forse ci si potrà spostare tra regioni

Ma non è detto: bisognerà vedere come andranno i dati epidemiologici

Agenti della polizia nella Stazione Centrale di Milano, il 14 maggio 2020 (ANSA/Polizia di stato)
Agenti della polizia nella Stazione Centrale di Milano, il 14 maggio 2020 (ANSA/Polizia di stato)

Da mercoledì 3 giugno potrebbe diventare possibile spostarsi tra una regione e l’altra. Il piano del governo è di permettere gli spostamenti senza restrizioni e senza necessità di autocertificazioni, ha annunciato questa sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma bisognerà vedere l’andamento dei dati epidemiologici: certe zone potrebbero essere chiuse dalle autorità per limitare la diffusione di un focolaio di contagi da coronavirus (SARS-CoV-2).

Il decreto legge 33 del 16 maggio dice:

A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti interregionali possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.

Per altre due settimane almeno quindi rimarranno consentiti solo per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza, oppure per rientrare al proprio domicilio, abitazione o residenza. Da lunedì 18 maggio comunque ci si potrà spostare all’interno della propria regione senza bisogno del modulo di autocertificazione.

In ogni caso continuerà comunque a valere il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione per tutte le persone messe in quarantena dalle autorità sanitarie perché risultate positive al coronavirus e non ancora guarite. Inoltre i sindaci potranno decidere di chiudere al pubblico alcune zone delle città nel caso non fosse possibile mantenere il rispetto della distanza di almeno un metro tra persona e persona al loro interno.