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  • Martedì 12 maggio 2020

Nello stato di New York si comincia a riaprire

In modo graduale, da venerdì: tre regioni hanno soddisfatto i parametri decisi dal governatore Cuomo per uscire dal lockdown, la città di New York ancora no

New York, 11 maggio 2020 (Spencer Platt/Getty Images)
New York, 11 maggio 2020 (Spencer Platt/Getty Images)

Lunedì 11 maggio, Andrew Cuomo, il governatore dello stato di New York, ha detto che le attività economiche dello stato potranno riaprire a partire dal 15 maggio, dopo settimane di restrizioni imposte a causa del coronavirus. La riapertura riguarderà per ora solo tre regioni dello stato, quelle che hanno soddisfatto i parametri stabiliti dal governatore per la fine del confinamento, ma la situazione sta migliorando anche altrove e anche nella città di New York le cose vanno meglio.

Sono passate quasi dieci settimane da quando è stato confermato il primo caso di contagio nello stato di New York, che è uno dei più popolati degli Stati Uniti. Il numero ufficiale dei contagiati ha superato i 342 mila e i morti sono oltre 27 mila, di cui più di 19 mila nella sola città di New York dove vivono più persone che in quaranta dei cinquanta stati americani. Cuomo ha fatto sapere lunedì che nelle ultime 24 ore erano morte 161 persone per COVID-19, numero giudicato «ancora troppo alto» ma leggermente inferiore rispetto a quello dei giorni scorsi e comunque il più basso dal 26 marzo.

Il 4 maggio, Cuomo aveva elaborato un piano dettagliato per la riapertura graduale, che prevedeva di soddisfare a livello regionale sette diversi parametri: sul numero dei casi, dei decessi e dei letti di ospedale disponibili (almeno 14 giorni di declino del tasso di ospedalizzazione e dei decessi sulla media dei tre giorni precedenti), della quantità di scorte di materiale sanitario protettivo, dei test eseguiti e sulla capacità di tracciamento dei contagi. Lunedì, il governatore ha dichiarato che i requisiti sono stati soddisfatti in tre aree: Finger Lakes, Southern Tier e Mohawk Valley, a ovest della città di Albany.

La riapertura avverrà in quattro fasi. Il 15 maggio, inizierà la “fase 1” che interesserà le imprese del settore edile, della manifattura, dell’agricoltura, del settore forestale e della pesca e che prevede consegne all’esterno per alcuni negozi. La “fase 2” prevede la riapertura delle attività legate alla finanza, delle assicurazioni, dei negozi e delle agenzie immobiliari. La “fase 3” coinvolgerà ristoranti, bar e hotel e la “fase 4” didattica, spettacolo e intrattenimento. Cuomo ha precisato che anche le aziende dovranno fare la loro parte e «riconfigurare gli spazi per permettere ai dipendenti di rispettare le norme sul distanziamento, ridurre i viaggi di lavoro non essenziali, garantire protezioni ai dipendenti in frequente contatto con altre persone e rispettare criteri igienici stringenti». In tutto lo stato, da venerdì saranno comunque permessi lavori di giardinaggio, attività all’aperto a basso rischio e cinema drive-in.

La città di New York, al momento, ha raggiunto 4 obiettivi su 7 e lunedì mattina il sindaco Bill de Blasio, dopo aver preso atto dei dati, ha dichiarato che la chiusura potrebbe continuare fino a giugno. Se in una delle aree dove inizieranno le riaperture si verificasse un aumento dei nuovi casi, ha precisato Cuomo, le restrizioni verrebbero introdotte nuovamente.