Il calo dei voli passeggeri è un gran problema anche per la posta internazionale

Normalmente un terzo della stiva degli aerei passeggeri è usato per il trasporto di pacchi e lettere: a causa della pandemia è diventato più complicato spedirli

Scatole contenenti mascherine protettive scaricate da un aereo passeggeri di Lufthansa proveniente da Shangai all'aeroporto di Francoforte, il 25 marzo 2020 (Thomas Lohnes/Getty Images)
Scatole contenenti mascherine protettive scaricate da un aereo passeggeri di Lufthansa proveniente da Shangai all'aeroporto di Francoforte, il 25 marzo 2020 (Thomas Lohnes/Getty Images)

Normalmente più del 30 per cento dello spazio sugli aerei per il trasporto passeggeri viene sfruttato per la spedizione di pacchi: chi prende un volo per andare in vacanza non se ne accorge, ma gran parte della stiva degli aerei è riservata al trasporto postale. Su un Boeing 777, per esempio, possono essere trasportate quasi 20 tonnellate di merci. Circa il 40 per cento di tutte le merci che ogni anno vengono trasportate via aereo viaggia su aerei passeggeri. Avete capito dove vogliamo andare a parare: dato che migliaia di voli di linea sono stati cancellati a causa della pandemia di COVID-19, ci sono grossi problemi anche nelle poste.

A marzo lo spazio disponibile per le merci sui voli passeggeri era del 44 per cento inferiore rispetto a un anno fa, secondo i dati della International Air Transport Association. Nel frattempo sono aumentati i voli degli aerei che trasportano solo merci, ma anche così la capacità totale del trasporto merci aereo si è ridotta di un quarto dal marzo del 2019 al marzo del 2020. E i costi di trasporto aereo per le merci e la posta sono cresciuti, fino a triplicare in alcuni casi. Per questo alcune società hanno dovuto scegliere di spedire le proprie merci via mare – più lento, ma più economico – piuttosto che per via aerea. Chi invece, per rispettare certe promesse sui tempi di consegna o per via della scadenza dei propri prodotti, non può accettare tempi più lunghi, ha dovuto fare i conti con spese maggiori. Le cose sono diventate ancora più complicate perché negli ultimi mesi, a causa delle restrizioni agli spostamenti, molte più persone si sono messe a fare acquisti online con consegna a casa.

Gli aerei passeggeri sono un mezzo vantaggioso per il trasporto postale, perché i collegamenti attivi per il trasporto delle persone sono molto più capillari e frequenti di quelli per il solo trasporto delle merci. Le consegne di oggetti acquistati sui siti di e-commerce, per cui ormai chi compra si aspetta di ricevere in pochi giorni quanto ordinato, non potrebbero essere così rapide senza gli aerei passeggeri.

Il Wall Street Journal ha raccontato i casi di alcune società che hanno dovuto fare scelte complicate. Per esempio l’azienda di Warren Evans, co-proprietario di una società che produce attrezzi per fare ginnastica in Cina e li vende negli Stati Uniti attraverso Amazon: ha ricevuto molti più ordini di corde per saltare, ultimamente, ma nel giro di due settimane le tariffe per il trasporto aereo da Shanghai a Chicago sono triplicate. Evans ha scelto di pagare la differenza per garantire ai propri clienti i tempi di spedizione abituali, ma pensa che prossimamente, se le cose non cambieranno, utilizzerà di più i servizi di trasporto navali, oppure aumenterà i prezzi delle corde per saltare. Altre aziende hanno più semplicemente interrotto le spedizioni, e avvertito i propri clienti di non poter far arrivare i prodotti a casa loro a causa della pandemia.

Tra le società più colpite ci sono i servizi postali internazionali. La scorsa settimana lo US Postal Service, la posta statunitense, ha annunciato che avrebbe cominciato a fare spedizioni via nave verso 10 paesi europei. La Royal Mail britannica ha detto che le spedizioni internazionali non erano così complicate dall’eruzione dell’Eyjafjöll nel 2010.

Per sopperire alla diminuzione dei voli e sfruttare lo spazio normalmente occupato dai passeggeri, alcune compagnie aeree americane – American Airlines, United Airlines e Qantas – hanno cominciato a usare le cabine per il trasporto delle merci. Anche Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, lo sta facendo: su alcuni aerei passeggeri ha addirittura rimosso i seggiolini. Airbus, il più grande costruttore europeo di aerei, sta sviluppando una modifica ai modelli A330 e A350 per poter caricare in modo stabile dei pallet carichi di merci sopra i binari in cui sono inseriti i seggiolini.

In Australia le cose vanno peggio che altrove: normalmente tra l’80 e l’85 per cento delle merci trasportate per via aerea arriva a bordo di aerei passeggeri. Per questo il governo ha stanziato dei sussidi per finanziare il trasporto aereo di merci.