Le elezioni presidenziali in Polonia sono state rinviate a data da destinarsi

Una donna con in mano una copia della Costituzione polacca, durante una manifestazione contro il governo (Omar Marques/Getty Images)
Una donna con in mano una copia della Costituzione polacca, durante una manifestazione contro il governo (Omar Marques/Getty Images)

Le elezioni presidenziali in Polonia, previste per domenica 10 maggio, sono state rinviate a data da destinarsi. La decisione è stata presa dopo giorni di scontri e discussioni politiche. Il governo e il presidente uscente Andrzej Duda, sostenuto dal partito di estrema destra Diritto e Giustiza e strafavorito nei sondaggi, avevano infatti cercato di far approvare in fretta e furia una legge per svolgere le elezioni votando solo per posta, attirandosi le ennesime accuse di autoritarismo.

Le opposizioni avevano chiesto di boicottare le elezioni, se ci fossero state, poiché incostituzionali: la legge polacca vieta infatti di cambiare le leggi elettorali a meno di sei mesi da un’elezione. Anche alcuni partiti minori alleati di Duda si erano detti contrari al voto per posta, ritenendo che potesse danneggiarli fortemente, e avevano minacciato di ritirare il proprio sostegno al governo.