Il Tribunale federale svizzero ha confermato la squalifica per doping di Alex Schwazer

(Getty Images)
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Il Tribunale federale svizzero — la più alta autorità giuridica elvetica — ha respinto la richiesta di annullamento della squalifica di otto anni avanzata dai legali dell’ex marciatore italiano Alex Schwazer. Con il respingimento datato 17 marzo 2020 ma reso pubblico soltanto nei giorni scorsi, l’intricato caso della seconda positività al doping di Schwazer è da ritenersi concluso, non essendoci altre possibilità di appello alla sentenza con cui il 10 agosto 2016 il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna lo squalificò fino al 2024 con l’aggravante della recidività.

Nel motivare la sentenza, i giudici federali svizzeri hanno spiegato di non aver riscontrato motivazioni valide per accogliere la tesi della difesa, secondo la quale alcuni nuovi fatti emersi di recente avrebbero messo in discussione le precedenti sentenze. I fatti che hanno portato alla seconda condanna per doping di Schwazer avevano in effetti sollevato diversi dubbi durante il dibattimento del processo penale per doping in corso al Tribunale di Bolzano, il quale deve ancora arrivare a una decisione tra il rinvio a giudizio e l’archiviazione dell’accusa.