In Germania è stato archiviato il processo per la strage della Love Parade del 2010

Una piccola croce di legno con il nome della vittima olandese Derk Jan Willem van Helsdingen al memoriale delle vittime della strage della Love Parade a Duisburg, Germania, 04 maggio 2020 (ANSA/EPA/FRIEDEMANN VOGEL)
Una piccola croce di legno con il nome della vittima olandese Derk Jan Willem van Helsdingen al memoriale delle vittime della strage della Love Parade a Duisburg, Germania, 04 maggio 2020 (ANSA/EPA/FRIEDEMANN VOGEL)

Il processo per la strage della Love Parade, avvenuta il 24 luglio del 2010 a Duisburg, in Germania, è stato archiviato. In quell’occasione morirono 21 persone e 650 furono ferite dopo essere state schiacciate dalla calca all’interno di un tunnel che immetteva nell’area in cui si tenevano i concerti del rave dedicato alla musica techno. Tra le vittime ci fu anche una ragazza italiana, Giulia Minola.

Per l’accusa la strage avvenne per colpa della pessima organizzazione dell’evento: sia per la scelta di far transitare migliaia di persone sotto al tunnel, sia perché l’area dedicata poteva contenere al massimo 250mila persone ma non c’erano abbastanza uscite di sicurezza. Inoltre, sulla base delle edizioni precedenti, si stima che le persone che avevano partecipato all’evento fossero molte di più di 250mila (nell’edizione del 2008 a Dortmund se ne stimarono un 1 milione e 600mila).

L’archiviazione da parte del tribunale di Duisburg arriva un mese dopo la proposta del tribunale regionale di archiviare il procedimento poiché, a causa delle chiusure dovute all’emergenza coronavirus, i reati sarebbero comunque andati in prescrizione nel prossimo giugno. Quella del 2010, anno della tragedia, fu l’ultima edizione della Love Parade.