Carlo Verdelli non è più il direttore di Repubblica

(ANSA/FLAVIO LO SCALZO)
(ANSA/FLAVIO LO SCALZO)

Carlo Verdelli non è più il direttore di Repubblica. Ne ha dato notizia il comitato di redazione – l’organo che rappresenta i giornalisti del quotidiano – spiegando che la risoluzione del contratto è stata comunicata a Verdelli dall’editore, il gruppo editoriale GEDI, controllato dalla famiglia Agnelli-Elkann.

Verdelli, che ha 62 anni, era stato nominato direttore nel febbraio del 2019 per sostituire Mario Calabresi: in precedenza era stato vicedirettore al Corriere della Sera, e direttore di Vanity Fair e della Gazzetta dello Sport. Il comitato di redazione aggiunge, in una nota diffusa da AGI, che «non potendo, per evidenti ragioni legate al coronavirus, convocare l’assemblea dei giornalisti, ha convocato immediatamente l’assemblea dei fiduciari e dei delegati dei settori e delle redazioni».

Proprio oggi era stata organizzata una campagna di solidarietà nei confronti di Verdelli, che da tempo è vittima di minacce da parte di gruppi neofascisti. La campagna, organizzata dall’associazione Articolo 21 e dalla Federazione nazionale della stampa italiana, invitava gli utenti a inviare messaggi di sostegno a Verdelli sui social network utilizzando gli hashtag #iostoconverdelli e #antifascistisempre.

Aggiornamento delle 23.30: Il comitato di redazione di Repubblica ha annunciato che venerdì 24 aprile il quotidiano non uscirà in edicola e il sito non sarà aggiornato, in protesta con le modalità della sostituzione di Verdelli.