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  • Sabato 4 aprile 2020

Ci sono sempre più animali in città

Le capre si limitano a esplorare le strade, scimmie e ratti vanno in cerca di cibo, e a Milano si vedono i conigli

(Christopher Furlong/Getty Images)
(Christopher Furlong/Getty Images)

Nelle ultime settimane, da quando le città sono molto meno frequentate a causa delle restrizioni dei governi per limitare la diffusione di COVID-19, alcuni animali selvatici hanno cominciato ad avventurarsi in zone residenziali da cui prima sarebbero rimasti lontani. Le prime testimonianze sono comparse sui social network, dove persone da ogni parte del mondo hanno postato video e foto delle strade della loro città attraversate da capre, cervi, volpi e cinghiali. Alcuni di questi si sono poi rivelati dei falsi: il National Geographic ha smentito la storia secondo cui nei canali di Venezia sarebbero arrivati i delfini, per esempio, e quella secondo cui in un villaggio nello Yunnan, in Cina, un branco di elefanti si sarebbe ubriacato di vino di mais. Ma altre di queste storie sono state confermate.

Tra le foto vere che sono circolate di più, ci sono quelle delle capre di montagna provenienti dal parco naturale del promontorio di Great Orme, in Galles, che da qualche giorno si aggirano per le strade della vicina cittadina di Llandudno. Era già capitato che qualche capra si spingesse in zone abitate, ma – essendo molto diffidenti nei confronti degli esseri umani – non si erano mai trattenute a lungo. Ora invece si aggirano indisturbate brucando le siepi e salendo sui muretti della città. Un abitante le ha filmate anche durante una corsa notturna.

In Giappone la città di Nara è nota ai turisti per essere abitata da cervi e cerbiatti, che vivono in armonia con gli abitanti e con i turisti. Solitamente i cervi vivono all’interno del parco della città, dove i turisti si recano per visitare templi e santuari e per nutrire gli animali con i biscotti venduti apposta dai commercianti locali. Da quando la città si è spopolata e non ci sono turisti che li nutrono, i cervi affamati hanno cominciato a spingersi in zone prima inesplorate, andando a finire su strade e sottopassaggi della metropolitana.

San Francisco, in California, è in isolamento da due settimane e per le strade cominciano a vedersi coyote in cerca di cibo. Secondo Deb Campbell, una responsabile del San Francisco Animal Care and Control che ha ricevuto molte segnalazioni negli ultimi giorni, il motivo è che ci sono meno macchine in circolazione e quindi gli animali sono meno spaventati.

A New Orleans, in Louisiana, i ratti che escono allo scoperto in cerca di cibo sono aumentati perché tutta la spazzatura di cui si nutrivano prima non c’è più, da quando locali e ristoranti sono chiusi. Il fatto che i ratti escano più facilmente allo scoperto può fornire anche un’opportunità per disinfestare le città, ora che sono così facili da attirare e intrappolare. In alcune zone, invece, si teme che i ratti possano minacciare la sopravvivenza di alcune specie di uccelli marini.

La scorsa settimana un branco di macachi ha invaso la città di Lopburi, a nord est di Bangkok, Tailandia, in cerca di cibo. Solitamente queste scimmie abitano la città vecchia e sono abituate a ricevere cibo dai turisti, che però da qualche settimana sono molto pochi. Episodi simili si sono verificati anche in altre città asiatiche e in alcuni casi la popolazione si è attrezzata per nutrire le scimmie affamate.

A Santiago del Cile una squadra di esperti della polizia locale ha catturato un puma. Per le strade di Barcellona, in Spagna, e Ifrane, in Marocco, qualcuno ha segnalato la presenza di cinghiali. E a Milano sono stati avvistati conigli nei parchi.