La CONSOB ha vietato per tre mesi le vendite allo scoperto sulla borsa italiana

La borsa di Milano (GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
La borsa di Milano (GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

La CONSOB, l’autorità che vigila sui mercati finanziari italiani, ha vietato per tre mesi le vendite allo scoperto sulla borsa italiana, per provare a garantire un andamento più regolare degli indici di mercato in un momento di complessiva difficoltà dell’economia e dei mercati finanziari. Le vendite allo scoperto (che in inglese si chiamano short) sono quelle con cui, detto molto in sintesi, si scommette sul calo del valore di titoli di borsa: sono tanto più vantaggiose quanto peggiori sono gli andamenti dei titoli e in certi casi possono contribuire ad aumentare la volatilità dei mercati finanziari. Le borse di tutto il mondo hanno subito molto gli effetti della diffusione del coronavirus e hanno avuto nell’ultima settimana un andamento altalenante. Giovedì 12 marzo, la borsa di Milano ha perso il 17 per cento, nella sua peggior seduta di sempre.