Cosa succederà alle partite IVA?

Il governo sta studiando indennizzi da 500 euro e sospensione di pagamenti e contributi per aiutare alcune delle persone più esposte alle conseguenze di questa crisi

(ANSA/ PAOLO SALMOIRAGO)
(ANSA/ PAOLO SALMOIRAGO)

Le partite IVA – professionisti, artigiani e lavoratori autonomi – sono una delle categorie più esposte alla crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus. A differenza dei normali dipendenti, infatti, le partite IVA non hanno accesso ai più comuni ammortizzatori sociali, come le varie forme di cassa integrazione, che permettono alle aziende di utilizzare fondi speciali per continuare a pagare i dipendenti, anche quando cessano i normali ritmi di lavoro. E se non lavorano non guadagnano, al contrario di moltissimi dipendenti – pubblici e privati – che in questo momento, pur restando a casa, continuano a percepire il proprio stipendio.

Per aiutare questa categoria, il governo ha annunciato che sta studiando una serie di norme specifiche che saranno presentate nel dettaglio nel corso dei prossimi giorni. Mercoledì il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha annunciato che saranno sospesi gli adempimenti fiscali, cioè il versamento di contributi e imposte (il dettaglio di quali e per chi esattamente non è invece ancora stato deciso). Gualtieri ha detto anche che il “ristoro” di quanto non sarà versato durante la crisi potrebbe anche essere soltanto parziale, quindi c’è la possibilità che parte di imposte e contributi sarà semplicemente cancellata.

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Questa mattina la ministra del lavoro Nunzia Catalfo ha annunciato che il governo sta studiando la possibilità di introdurre un indennizzo da circa 500-600 euro al mese. Altre misure di sostegno al reddito sono allo studio per quei professionisti, come ingegneri e architetti, dotati di una propria cassa previdenziale.

Altre misure valide anche per altre categorie potrebbero comunque essere utili alle partite IVA, per esempio la prevista sospensione delle rate del mutuo, che potrebbe riguardare non solo quello sulla prima casa, ma anche quelli contratti per acquistare macchinari e altre strumentazioni. Le partite IVA inoltre potranno sfruttare il previsto bonus baby sitter, che potrà essere utilizzato da coloro che, come i liberi professionisti, non possono sfruttare il congedo parentale previsto invece per i lavoratori dipendenti.

I dettagli di tutti questi provvedimenti saranno annunciati venerdì, quando sarà presentato il decreto con le misure economiche per fronteggiare la pandemia.