La Borsa italiana ha avuto il peggior inizio di giornata dai tempi del referendum su Brexit

(Valeria Ferraro/SOPA Images via ZUMA Wire)
(Valeria Ferraro/SOPA Images via ZUMA Wire)

Lunedì mattina la Borsa di Milano ha avuto il peggior avvio dal 24 giugno 2016, giorno successivo al referendum su Brexit (quando aprì perdendo il 9 per cento e chiuse al -12,46 per cento). Verso mezzogiorno di oggi l’indice Ftse Mib, il principale listino della Borsa, dopo aver toccato un ribasso minimo dell’11 per cento a inizio mattinata si è attestato intorno al -9,75 per cento.

L’andamento negativo della Borsa risente delle misure restrittive adottate dal governo per impedire la diffusione del coronavirus, oltre che della decisione dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione di petrolio per danneggiare Russia e Stati Uniti.

Diversi titoli del Ftse Mib hanno faticato ad aprire le contrattazioni a causa degli eccessivi ribassi: i titoli peggiori sono stati i petroliferi Saipem (-18,6 per cento), Eni (-16,9 per cento) e Tenaris (-16,5 per cento).