In Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna le scuole resteranno chiuse

Anche la prossima settimana, come precauzione per contenere la diffusione del coronavirus: dovrebbero riaprire nel resto del Nord Italia

Bambini in un parco giochi in via Gattamelata, a Milano (ANSA / MATTEO BAZZI)
Bambini in un parco giochi in via Gattamelata, a Milano (ANSA / MATTEO BAZZI)

In Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna le scuole e le università resteranno chiuse un’altra settimana – quindi dal 2 al 7 marzo – come misura precauzionale per limitare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2). Lo ha annunciato su Facebook il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, anticipando l’annuncio ufficiale del governo, che non è ancora arrivato. La misura era stata consigliata anche dagli scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità.

Dovrebbero invece riaprire le scuole nelle regioni dove i casi di infezione da coronavirus sono molto limitati, anche se per ora non è stato diffuso il decreto a cui il governo sta lavorando. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha detto che in Liguria riapriranno tutte le scuole fatta eccezione per quelle della provincia di Savona. Il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga invece ha detto che nella sua regione riapriranno dappertutto. Sulle scuole del Piemonte e del Trentino-Alto Adige non sono ancora state date informazioni.

Bonaccini ha anche detto: «Fermi restando i divieti per tutte le attività che determinano significativi assembramenti di persone, si sta valutando la possibilità per le attività culturali e di spettacolo di un accesso limitato e disciplinato, tale da salvaguardare le condizioni di sicurezza sanitaria delle persone».