Ci sono due specie di panda rossi e non una

Sono ugualmente pucciose ma geneticamente diverse, abbiamo scoperto: e questo comporta anche un maggior rischio di estinzione

(Sean Gallup/Getty Images)
(Sean Gallup/Getty Images)

Secondo uno studio condotto dalla Chinese Academy of Sciences di Pechino, i panda rossi (o panda minori) non appartengono a un’unica specie, bensì a due diverse. La scoperta ha allertato gli scienziati che si occupano di animali, che hanno sottolineato come la protezione e la conservazione di questi panda – già considerati a rischio di estinzione – sia ancora più urgente, visto che andranno considerati come appartenenti a due specie diverse.

Lo studio è stato condotto sul DNA di 65 esemplari di panda rossi e ha confermato un sospetto che fino a questo momento si basava su alcune caratteristiche fisiche che distinguono i panda rossi tipici della Cina da quelli della zona dell’Himalaya: i primi infatti hanno il pelo più rosso mentre i secondi più chiaro, soprattutto sul muso. I risultati dei test genetici hanno chiarito definitivamente che i due tipi di panda appartengono a due specie diverse e non a due variazioni della stessa specie, come si pensava all’inizio. L’ipotesi è che le due specie discendano da antenati comuni che furono divisi da un fiume circa 250mila anni fa.

I panda rossi nel mondo sono poche migliaia, secondo le stime, e il loro numero tra l’altro è diminuito del 40 per cento negli ultimi vent’anni. Oltre che dalla progressiva sparizione del loro habitat naturale, dovuta alla deforestazione e all’insediamento umano, la sopravvivenza di questi animali è minacciata soprattutto dalla caccia, che nonostante sia vietata continua a essere praticata in alcune zone della Cina, dove il pelo e la coda dei panda rossi sono molto ricercati.

Fino a oggi l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), l’ente internazionale che valuta quali siano le specie animali e vegetali che rischiano l’estinzione, collocava i panda rossi nella categoria Endangered, a due categorie di distanza da Extinct. Secondo Yibo Hu, lo scienziato che ha guidato il gruppo di ricerca, i panda rossi dell’Himalaya sono i più a rischio e sarà necessario dividere gli esemplari che vivono in cattività per evitare incroci e fare in modo che sia mantenuta la loro diversità genetica.

(Photo by Mark Kolbe/Getty Images)

Il panda rosso, Ailurus fulgens, vive in natura nelle foreste dell’Himalaya e in altre aree tra Cina, Nepal, Buthan, Birmania e parte dell’India, di solito a un’altitudine non inferiore ai 2.200 metri. Mangia soprattutto bambù e lo fa di notte, mentre di giorno dorme, stando penzoloni sui rami degli alberi. Il panda rosso è imparentato solo alla lontana con il panda gigante.