Secondo funzionari dell’intelligence statunitense, il governo russo sta favorendo la candidatura di Bernie Sanders alle primarie dei Democratici

(Mario Tama/Getty Images)
(Mario Tama/Getty Images)

Secondo diversi funzionari dell’intelligence statunitense, il governo russo sta favorendo la candidatura di Bernie Sanders alle primarie dei Democratici. La notizia è stata diffusa ieri da diversi quotidiani statunitensi, ma Sanders ne era stato informato circa un mese fa. Più o meno nello stesso periodo, le agenzie di intelligence avevano informato che il governo russo stava interferendo nella campagna elettorale anche a favore del presidente in carica Donald Trump, che già nel 2016 era stato il candidato favorito dal governo russo.

Non è chiaro esattamente in che modo la Russia stia favorendo Sanders, che comunque non ha messo in dubbio le indicazioni dell’intelligence e ha invitato il presidente russo Vladimir Putin a «stare fuori» dalle elezioni americane. Trump, invece, aveva definito una notizia falsa il fatto che la Russia avesse cercato e cercherà di favorirlo. Alcune fonti del New York Times hanno fatto sapere che lo sforzo della Russia a favore di Sanders «potrebbe avere come obiettivo quello di favorire Trump: Mosca potrebbe considerare Sanders un avversario più debole, in vista delle elezioni, rispetto a un Democratico moderato».

Più in generale la Russia starebbe interferendo nella campagna elettorale statunitense, come già avvenuto per le elezioni del 2016 e altre nei paesi occidentali negli anni successivi, soprattutto alimentando i conflitti interni alla popolazione e la sfiducia e la disillusione verso il modello della democrazia liberale, e di riflesso migliorando l’immagine della Russia, un paese guidato da un governo autoritario.