La Commissione Europea ha detto che l’economia italiana rimarrà stagnante anche nel 2020

Ha previsto che il PIL crescerà solo dello 0,2 per cento quest'anno

Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea e Commissario
per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali, insieme a Paolo Gentiloni, commissario per l'economia, il 5 febbraio 2020 a Bruxelles (AP Photo/Francisco Seco)
Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea e Commissario per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali, insieme a Paolo Gentiloni, commissario per l'economia, il 5 febbraio 2020 a Bruxelles (AP Photo/Francisco Seco)

La Commissione Europea ha diffuso le proprie stime invernali sulla crescita economica nei paesi dell’Unione Europea nel 2020: ha confermato le previsioni dell’autunno secondo cui quest’anno l’economia italiana rimarrà stagnante. La crescita prevista per il PIL quest’anno è di appena lo 0,2 per cento; si è abbassata rispetto alla stima fatta a novembre, secondo cui il PIL sarebbe cresciuto dello 0,4 per cento. È stato comunque confermato che sarà il paese membro dell’Unione Europea la cui economia crescerà meno. Per il 2021 è prevista invece una crescita dello 0,6 per cento.

Considerando tutti i paesi, nel 2019 l’economia europea è cresciuta per il settimo anno consecutivo e si prevede che continuerà a crescere anche nel 2020 e nel 2021, nonostante ci siano più incertezze nei mercati internazionali. La crescita del PIL prevista per l’intero Unione nel 2020 è dell’1,4 per cento. Le economie che cresceranno di più, secondo le previsioni, sono quelle di Malta (4 per cento), della Romania (3,8 per cento) e dell’Irlanda (3,6 per cento). Subito sopra all’Italia c’è la Germania, per cui è prevista una crescita dell’1,1 per cento.