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  • Martedì 21 gennaio 2020

L’enorme marcia per le armi in Virginia

Ora che i Democratici controllano sia la Camera che il Senato vogliono approvare nuove leggi per limitarne l'uso e l'acquisto: a molti l'idea non piace

(AP Photo/Steve Helber)
(AP Photo/Steve Helber)

Lunedì a Richmond, la capitale della Virginia, negli Stati Uniti, si è tenuta una grande manifestazione a cui hanno partecipato circa 22mila persone per protestare contro la proposta del governo dello stato di introdurre alcune limitazioni al possesso e all’utilizzo di armi.

La Virginia è governata dal democratico Ralph Northam, ma solamente da pochi mesi i democratici hanno ottenuto la maggioranza al Senato e alla Camera dei delegati. Hanno così potuto presentare alcune leggi che prevedono che si possa acquistare una sola pistola al mese, che vengano effettuati controlli sul passato di chi vuole acquistare un’arma e che i governi delle singole città possano vietare di portare armi in parchi ed edifici pubblici. Le proposte di legge sono state approvate la scorsa settimana dal Senato, e dovrebbero passare anche alla Camera entro questa settimana: intanto però hanno riacceso il dibattito nazionale sulle leggi sulle armi.

Per questo motivo molti attivisti e gruppi a favore delle armi hanno deciso di organizzare una manifestazione presso il Campidoglio di Richmond, la sede del governo. C’erano molte preoccupazioni che la manifestazione potesse provocare violenze, e che si potessero verificare episodi simili a quello dell’agosto del 2017 a Charlottesville, sempre in Virginia, quando un uomo travolse un gruppo di manifestanti che si opponevano a un raduno di estremisti di destra. Prima della manifestazione Northam aveva dichiarato quindi lo stato di emergenza, e aveva vietato ai manifestanti di portare armi nella zona del Campidoglio.

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Alla fine la manifestazione si è svolta molto pacificamente: si sono visti cartelli che inneggiavano al libero possesso delle armi e rivendicavano il rispetto del secondo emendamento della Costituzione, altri che paragonavano Northam a Hitler, e ci sono stati molti cori a favore del presidente Donald Trump. Per garantire la sicurezza è stato creato un solo varco d’accesso al Campidoglio e i partecipanti sono stati tutti controllati con un metal detector prima di accedervi. Qualcuno è rimasto a manifestare fuori dalla zona del Campidoglio, e ha sfilato imbracciando fucili e altre armi. C’è stato un solo arresto, quello di una donna che ha sfilato con il volto coperto da una bandana,  nonostante le fosse stato detto di togliersela.

Dopo la manifestazione, Todd Gilbert, il capo dei Repubblicani al parlamento della Virginia, si è complimentato con i partecipanti per l’assenza di disordini e scontri, e ha ripetuto che le nuove leggi non faranno niente per ridurre il crimine e danneggeranno solo i normali cittadini che posseggono un’arma. Northam, che ha già detto che firmerà le leggi sulle armi se saranno approvate anche dalla Camera, ha diffuso un comunicato ringraziando per come si era svolta la manifestazione e dicendo che continuerà ad «ascoltare» le opinioni di tutti ma che continuerà a fare tutto quello che è in suo potere per tenere al sicuro la sua comunità.