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  • Venerdì 17 gennaio 2020

Che cos’è “The New Pope”

La nuova serie tv Sky Original è il seguito di "The Young Pope": un riassunto delle puntate precedenti, per chi vuole mettersi in pari per i prossimi due episodi

(Gianni Fiorito / Sky)
(Gianni Fiorito / Sky)

The New Pope è la nuova serie tv Sky Original creata e diretta da Paolo Sorrentino, il regista italiano che ha vinto il premio Oscar per il miglior film straniero con La grande bellezza. Il titolo somiglia molto a quello della precedente serie tv di Sorrentino, The Young Pope: The New Pope è concepita come una nuova serie, ma per quanto riguarda la trama e il contesto è effettivamente il seguito di The Young Pope. I personaggi sono in gran parte gli stessi: in particolare anche nella nuova serie c’è Lenny Belardo, interpretato da Jude Law, cioè il giovane cardinale (giovane per essere cardinale) che viene eletto Papa col nome di Pio XIII. La principale novità del cast di The New Pope è John Malkovich, che interpreta il nuovo Papa del titolo, Giovanni Paolo III.

I primi due episodi di The New Pope sono andati in onda, su Sky, il 10 gennaio (e sono disponibili on demand per chi se li fosse persi), mentre il terzo e il quarto episodio saranno trasmessi il 17 gennaio, dalle 21.15. Per chi vuole ripassare nell’attesa o per chi deve ancora iniziare a guardare la nuova serie, abbiamo riassunto la trama di The Young Pope e quello che succede nei primi due episodi di The New Pope.

Cosa succedeva nei primi episodi di The Young Pope

Nei primi sette minuti del primo episodio di The Young Pope si susseguono immagini, senza parole. Lenny Belardo, il giovane cardinale statunitense appena diventato Papa, si sveglia da uno strano sogno, si prepara e cammina in mezzo ad alcuni membri della Chiesa per palesarsi davanti alla folla in attesa. Esordisce con «ciao Roma, ciao mondo» e aggiunge: «Io servo Dio, io servo voi». Fin qui tutto bene, insomma. Poi prosegue con una serie di dichiarazioni notevolmente progressiste sull’aborto, il sesso e il sacerdozio, maschile e femminile. Ma è tutto uno strano sogno, anche quello.

La realtà, come si scopre poco dopo, è che Belardo è in effetti diventato il primo Papa americano e ha deciso di farsi chiamare Pio XIII, scegliendo cioè di seguire a Pio XII, Papa tra il 1939 e il 1958. Oltre a farsi notare per bellezza e giovinezza (almeno relativamente al suo essere Papa), Pio XIII è da subito un personaggio ambiguo e pieno di contraddizioni, rude con gli assistenti, drastico nell’esposizione delle sue idee, amante dell’arte e legato ad alcuni piccoli riti quotidiani. Un personaggio certamente intrigante e fascinoso, ma anche tremendamente difficile per chi deve averci a che fare. Non facendo di certo piacere a Sofia Dubois, responsabile del marketing e della comunicazione per il Vaticano, Pio XIII decide di non mostrarsi apertamente in pubblico, per aumentare il mistero intorno alla sua figura.

Jude Law nei panni di Lenny Belardo (Gianni Fiorito / Sky)

Pio XIII è stato eletto al conclave perché ritenuto manipolabile da alcuni cardinali, ma ci vuole poco per capire che quei cardinali si sbagliavano. Tra quelli che ci sono rimasti male per la sua “elezione al soglio pontificio” c’è il cardinale Spencer, che ne era stato mentore e che si aspettava di essere eletto lui Papa. Spencer è così deluso dal non essere diventato Papa da tentare persino il suicidio, ma viene fermato appena in tempo.

Che tipo è Lenny Belardo, cioè Pio XIII

Il nuovo Papa non fa niente per compiacere o assecondare quello che sarebbe dovuto essere il suo principale assistente, il cardinale Voiello, interpretato da Silvio Orlando. Voiello è il segretario di Stato vaticano, tifosissimo del Napoli (ai tempi aveva una maglia di Gonzalo Higuain, nel frattempo passato alla Juventus: chissà come l’avrà presa) e abilissimo nelle manovre politiche, a suo dire fatte per il bene della Chiesa.

Silvio Orlando nei panni del cardinale Voiello (Gianni Fiorito / Sky)

Oltre a snobbare Voiello, Pio XIII sceglie di nominare come sua segretaria Suor Mary, la suora – interpretata da Diane Keaton – che lo aveva cresciuto dopo che, quando aveva sette anni i genitori, lo avevano abbandonato in orfanotrofio. C’è un momento in cui Pio XIII confessa a un prete di non credere in Dio, salvo poi ritrattare dicendo che scherzava. Ma Pio XIII  è un Papa di cui, almeno agli spettatori, viene in effetti da chiedersi se creda in Dio, se non ci creda o se ci creda solo nei giorni pari, riservandosi qualche dubbio per quelli dispari.

Nei primi giorni del suo nuovo papato, Pio XIII inizia una sorta di sfida contro Voiello, deluso dal fatto di non poter manipolare quanto avrebbe voluto il nuovo Papa. Si capisce anche che Suor Mary è quantomeno spaesata dallo scoprire che, rispetto a come se lo ricordava lei, Belardo è molto cambiato, ed è incredibilmente meno innocente. Stando letteralmente in penombra, Pio XIII fa il suo primo discorso ai fedeli: un discorso duro e dogmatico (l’opposto di quello del suo sogno di inizio stagione, diciamo) che viene mal accolto da molti, dentro e fuori il Vaticano. In tutto questo, si continua a non capire quanto, come e addirittura se Pio XIII creda in Dio.

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I personaggi che girano attorno a Pio XIII

Tra tanti non-amici, Pio XIII conosce Esther, la moglie di una guardia svizzera rimasta colpita dal suo discorso. Esther gli confessa di voler avere un bambino, ma di non riuscire in nessun modo a rimanere incinta. Un altro personaggio vicino a Pio XIII è il vescovo Bernardo Gutierrez: Voiello sa che Gutierrez ha problemi di alcolismo e quindi lo ricatta, obbligandolo a raccontargli tutto ciò che sa su Pio XIII, che tra le altre cose continua a dire a Gutierrez di fare fatica a trovare Dio.

Ludivine Sagnier nei panni di Esther Aubry (Gianni Fiorito / Sky)

Mentre Voiello continua a tramare, per esempio ricattando Esther per far sì che provi a sedurre il Papa, Pio XIII chiede a Gutierrez di occuparsi di un caso di pedofilia che riguarda un noto cardinale statunitense. Voiello riesce a ottenere delle foto ambigue e possibilmente compromettenti di Esther e del Papa (che comunque aveva resistito), ma sceglie di non renderle pubbliche consegnandole invece a Suor Mary. L’evento si rivela utile per una sorta di riavvicinamento tra Pio XIII e Voiello. Segue, più o meno a metà stagione, un momento in cui il Papa fa capire di aver ben chiare le macchinazioni che da tempo Voiello sta facendo alle sue spalle. Pio XIII riunisce quindi i cardinali e dice loro esplicitamente di volere un «fanatismo verso Dio», perché, sostiene lui «il fanatismo è amore».

Passati nove mesi di pontificato, si vede che Esther è riuscita ad avere un bambino e avviene il primo incontro tra Pio XIII e il presidente del Consiglio italiano, interpretato da Stefano Accorsi. È un incontro strano, in cui Pio XIII fa diverse richieste, tra cui l’abolizione del diritto al divorzio e all’aborto. Seguono però momenti in cui il Papa cambia idee su alcuni suoi approcci e infine sembra cedere, volendo rinunciare al papato. Ma non lo fa, anche grazie a Suor Mary, che lo invita a desistere. Intanto muore in Honduras il cardinale Andrew Dussolier, amico d’infanzia di Pio XIII, anche lui con un rapporto alquanto complicato con la fede.

Come va avanti e finisce The Young Pope

A tre episodi dalla fine della stagione, arriva il primo viaggio pastorale di Pio XIII, in Africa. Intanto si avvicinano anche Suor Mary e Voiello, di certo per via dei comuni interessi nei confronti di una sorta di bene superiore della Chiesa, ma forse anche per affinità di diverso tipo. Al termine del viaggio in Africa di Pio XIII capita – come diverse altre volte durante The Young Pope – che qualcosa succeda semplicemente perché Pio XIII vuole che succeda. Non è ovviamente certo che lui, con la sua volontà (o le sue preghiere) sia davvero in grado di fare miracoli, ma il fatto che certe cose succedano di certo aiuta almeno un po’ a rafforzare la sua fede.

Intanto, in America, Gutierrez riesce a dimostrare che il cardinale su cui è andato a indagare sta in effetti abusando di alcuni giovani. In Italia, invece, muore Spencer, il mentore di Belardo. Appena prima di morire riesce tra l’altro a farsi raccontare da Pio XIII di quando da giovane, ben prima di diventare Papa, riuscì a compere quello che sembra essere stato a tutti gli effetti un miracolo. Nell’ultima puntata, il Papa decide di mandare Suor Mary in Africa – come premio, non come punizione – e promuove Gutierrez a suo assistente personale, perché, dice, ha saputo trasformare la paura in rabbia, secondo lui una buona cosa. Pio XIII lo fa pur sapendo dell’omosessualità di Gutierrez: una cosa che il Pio XIII dei primi episodi non avrebbe mai fatto.

Javier Cámara nei panni del cardinale Gutierrez (Gianni Fiorito / Sky)

Tutto questo succede perché, con il passare degli episodi, Pio XIII cambia, risolve certi suoi problemi e dubbi, e in genere migliora il suo rapporto con la fede e con chi gli sta accanto. Scrive anche alcune lettere (come fanno ogni tanto i papi), che a quanto pare piacciono molto. L’ultimo episodio, infatti, inizia con Lenny Belardo che pacificamente si fuma una delle sue sigarette guardando la neve cadere su piazza San Pietro, mentre una voce fuoricampo dice:

Il mondo si è fermato. Da giorni accade qualcosa che non si vedeva da molto tempo. Notiziari, social, prime pagine dei giornali non concentrano la loro attenzione sul male, ma sul bene. Non sulla guerra, i terroristi, ma sull’amore. E tutto questo grazie alle struggenti lettere di Pio XIII.

A fine episodio, dopo aver sistemato un altro po’ di cose in Vaticano, Pio XIII va a Venezia, città dove è cresciuto dopo che i genitori lo abbandonarono. Lì celebra una messa di Natale in cui si mostra apertamente ai fedeli e pronuncia una commuovente omelia. A un certo punto, però, vede tra la folla quelli che pensa siano i suoi genitori, e ha un malore.

Cosa succede nei primi due episodi di The New Pope

All’inizio della nuova serie Papa Pio XIII è in coma da mesi: ha subito tre trapianti di cuore, ma nessuna operazione ha avuto buon esito. Si organizza un nuovo Conclave. Il cardinale Voiello spera di farsi eleggere, ma le cose non vanno come vuole lui e quindi ripiega su un’altra soluzione: far eleggere qualcuno che possa manovrare. Il prescelto è Tommaso Viglietti, il frate che in The Young Pope era stato fatto cardinale da Pio XIII. Il nuovo Papa si fa chiamare Francesco II e decide non solo di donare tutti i beni materiali della Chiesa, aprire le porte del Vaticano ai migranti e di renderne pubblici tutti i segreti, ma anche di togliere a Voiello il suo ruolo. Non riesce nel suo intento però perché muore, in circostanze poco chiare.

La seconda puntata inizia con una sequenza nello stile tipico di Sorrentino in cui, sullo schermo di un cellulare, si vede un uomo con abiti che negli stereotipi sono quelli da estremista islamico che, seduto su un tappeto all’interno di una tenda, minaccia l’Occidente e la cristianità. Nelle scene successive si scopre che Voiello è sospettato da molti di essere il responsabile della morte di Francesco II e che il cardinale vorrebbe che il nuovo Papa fosse un cardinale britannico, Sir John Brannox: insieme a Sofia Dubois e ad altri tre cardinali gli fa visita nel Regno Unito per convincerlo ad accettare il ruolo di pontefice. Brannox ha un passato complicato (il fratello gemello è morto quando avevano 25 anni e i genitori hanno sempre pensato ch lui avrebbe potuto far di più per salvarlo) e uno stile ricercato nel vestire. Sia Voiello che i suoi compagni discutono con Brannox, ma bisognerà aspettare il terzo episodio (che si potrà vedere il 17 gennaio, dalle 21.15) per sapere se il cardinale accetterà l’incarico. Per chi è rimasto indietro tutti gli episodi di The Young Pope e i primi episodi di The New Pope sono disponibili on demand.

John Malkovich nei panni di John Brannox (Gianni Fiorito / Sky)