Una canzone di Roger Waters

Gran faccia da bullo, già: ed è pure un po' bullo, ma fa ancora canzoni meravigliose

(Arthur Mola/Invision/AP)
(Arthur Mola/Invision/AP)

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Wait for her
Io di anziani monumenti della storia del rock che riescono ancora a fare canzoni così belle a 75 anni non credo di conoscerne. Sulla grandezza di Roger Waters nei Pink Floyd c’è poco da dire, malgrado Dave Gilmour si sia tenuto a un certo punto il nome per farne cose oneste e insignificanti. Nel frattempo Waters ha trafficato da solo ancora con The Wall, ma pure gli ultimi dischi dei Pink Floyd erano dischi di Roger Waters. Se non siete fan vi accorgete ogni tanto di lui perché i quotidiani riprendono certi suoi bellicosi impegni politici, a volte sopra le righe: oppure la querelle che ci fu sulla copertina di questo disco due anni fa. Il disco era bello come il suo precedente – che però era uscito 25 anni prima – ed era prodotto da Nigel Godrich, uno che ne ha fatte parecchie e soprattutto molto dei Radiohead (ci suona anche Jonathan Wilson, di cui parlammo qui). E dentro aveva questa canzone d’amore, per una donna o una bambina da aspettare, fate voi: con qualche verso un po’ barocco, ma limitatevi a questi e alla rima late/wait invece che ripetere banalmente wait for her.
And if she comes soon
Wait for her
And if she comes late
Wait

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