La notte dell’attacco contro Qassem Suleimani, gli Stati Uniti hanno tentato di uccidere in Yemen un altro importante militare iraniano, senza riuscirci

Abdul Reza Shahlai (Immagine del dipartimento di Stato americano)
Abdul Reza Shahlai (Immagine del dipartimento di Stato americano)

Durante la notte dell’attacco al generale Qassem Suleimani, gli Stati Uniti hanno tentato di uccidere in Yemen un altro importante leader militare iraniano, Abdul Reza Shahlai, senza successo. La notizia, che era già circolata nei giorni scorsi, è stata confermata venerdì da fonti governative a diversi giornali americani, tra cui New York Times e Washington Post. È significativa perché mostra come il governo di Donald Trump avesse un piano più esteso di quello che si era pensato finora, con l’obiettivo di indebolire l’azione iraniana nei paesi vicini, tra cui lo Yemen.

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Come Suleimani, anche Abdul Reza Shahlai fa parte delle Forze Quds, divisione delle Guardie Rivoluzionarie iraniane incaricata delle operazioni all’estero. Shahlai è conosciuto soprattutto per essere uno dei principali organizzatori e finanziatori delle milizie sciite nella regione.