In Ucraina sono state arrestate cinque persone per l’omicidio del giornalista Pavel Sheremet nel 2016

Una manifestazione in ricordo di Pavel Sheremet, a Kiev, il 20 luglio 2017 (AP Photo/Efrem Lukatsky)
Una manifestazione in ricordo di Pavel Sheremet, a Kiev, il 20 luglio 2017 (AP Photo/Efrem Lukatsky)

In Ucraina sono state arrestate cinque persone per l’omicidio del giornalista bielorusso Pavel Sheremet, avvenuto nel luglio del 2016 a Kiev. Insieme a una sesta persona, morta suicida, i cinque avrebbero pianificato l’esplosione dell’automobile di Sheremet, in cui il giornalista morì. La polizia ha detto che tutti e cinque gli arrestati avevano combattuto come volontari nel conflitto contro i ribelli filorussi nella regione del Donbass; non sa ancora però chi fossero i mandanti dell’omicidio del giornalista.

Sheremet era noto per essere stato molto critico contro il presidente (e dittatore) bielorusso Aleksandr Lukašenko e per la sua amicizia con Boris Nemtsov, l’attivista e oppositore del governo russo ucciso nel 2015. Per la sua attività giornalistica Sheremet era stato arrestato nel 1997 e due anni dopo era stato premiato con il CPJ International Press Freedom Award, un premio attribuito ai giornalisti impegnati a difendere la libertà di espressione. Per anni aveva vissuto in Russia, dopo essere fuggito dalla Bielorussia, ma poi nemmeno lì si era sentito al sicuro e nel 2014 si era trasferito in Ucraina. Lì lavorava per il sito di notizie Ukrayinska Pravda, il cui fondatore Georgiy Gongadze era stato assassinato nel 2000.

La comunità internazionale, gli attivisti per i diritti umani e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) avevano più volte esortato l’Ucraina a risolvere il caso dell’omicidio di Sheremet.