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  • Venerdì 6 dicembre 2019

Sono tempi duri se ti chiami “Amianto”

Lo ha capito la città di Asbestos, in Canada, che ha deciso a malincuore di cambiare nome per provare a costruirsi un'immagine diversa

La miniera abbandonata di Asbestos. (AP Photo/Jacques Boissinot, Canadian Press)
La miniera abbandonata di Asbestos. (AP Photo/Jacques Boissinot, Canadian Press)

La città canadese di Asbestos, cioè la parola inglese per “amianto”, ha deciso di cambiare nome per provare a costruirsi una nuova immagine, adesso per forza di cose legata al noto minerale che ormai da diversi decenni si sa essere cancerogeno quando è sbriciolato. Ad Asbestos, che si trova nella provincia francofona del Quebec, era attiva fino a otto anni fa una delle più grandi miniere di amianto – o asbesto – al mondo, ma da quando è stata chiusa le finanze della città hanno cominciato ad andare molto male, e il consiglio comunale ha deciso che è colpa anche del nome, spiegando che cambiarlo è la cosa giusta nonostante sia «una decisione difficile».

La miniera di Asbestos dava lavoro a molti dei circa 7.000 abitanti della città, che in generale ci aveva costruito intorno buona parte della sua economia. Il Quebec un tempo produceva metà dell’amianto mondiale, e gran parte arrivava dalla miniera di Asbestos. La sua chiusura perciò era stata un duro colpo, ma si era resa necessaria dopo che l’amianto era stato vietato in decine di paesi del mondo, a partire dagli anni Ottanta.

Oggi l’amianto non si usa più in gran parte dell’Occidente, e come ha detto a CBC il sindaco di Asbestos Hugues Grimard «ha davvero una brutta fama. Abbiamo perso molte imprese che non vogliono stabilirsi qui per via del nome». In un post su Facebook, la città ha annunciato che il consiglio comunale ha deciso di cambiare il nome per «sviluppare le relazioni economiche». La cittadinanza non è stata molto contenta, in primo luogo perché in francese – la lingua del Quebec – amianto non si dice “asbestos”, ma “amiante”. Qualcuno ha perciò accusato l’amministrazione di voler stravolgere l’identità della città per gli anglofoni. Altri si sono poi lamentati che cambiare il nome della città ne rinnegherebbe il passato.

Il comune ha convocato una riunione della cittadinanza per gennaio, in cui gli abitanti di Asbestos potranno chiedere informazioni sul processo necessario per cambiare il nome alla città e esprimere le proprie perplessità. Una procedura simile era già stata proposta nel 2006, ma all’epoca non aveva ricevuto molto sostegno. Questa volta sembra che ormai la decisione sia stata presa, e si stanno già raccogliendo idee per il nuovo nome: qualche abitante ha proposto City of Three Lakes, per via della collocazione di Asbestos, mentre altri vorrebbero coinvolgere le comunità di nativi per usare un toponimo originale dell’area. C’è anche ovviamente chi ha proposto nomi scherzosi, come Poumontousse (un gioco di parole tra “polmone” e “tosse” in francese), the Hole (“il buco”) e Asbestos 2.0.

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