Una commissione dell’Agenzia Mondiale Antidoping ha raccomandato l’esclusione della Russia da tutte le più importanti competizioni sportive

L'atleta russa Mariya Lasitskene, Stanford, California, 30 giugno 2019 (AP Photo/Jeff Chiu)
L'atleta russa Mariya Lasitskene, Stanford, California, 30 giugno 2019 (AP Photo/Jeff Chiu)

Un comitato indipendente dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha raccomandato l’esclusione per quattro anni della Russia da tutte le competizioni che aderiscono ai protocolli della WADA, incluse le Olimpiadi estive di Tokyo 2020 e anche i Mondiali di calcio. La decisione se seguire o meno le indicazioni del comitato sarà presa il prossimo 9 dicembre a Parigi. La Russia potrebbe a quel punto presentare un ricorso al tribunale arbitrale per lo sport.

In un comunicato, il comitato di revisione della WADA ha giudicato inadempiente la Russia per la mancanza e la manipolazione di dati su decine di atleti trovati positivi negli ultimi anni: si dice, tra le altre cose, che il database del 2019 è sostanzialmente uguale a quello fornito nel 2015 «con diversi file che potrebbero contenere analisi sospette cancellati o alterati».