Il Consiglio dei ministri ha deciso lo stanziamento di 20 milioni di euro per i primi soccorsi a Venezia

Un uomo passeggia con il cane su un salvagente a Venezia, 13 novembre 2019 (ANSA)
Un uomo passeggia con il cane su un salvagente a Venezia, 13 novembre 2019 (ANSA)

Giovedì sera, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla dichiarazione dello stato d’emergenza a Venezia e ha deciso lo stanziamento di 20 milioni di euro per gli interventi più urgenti a sostegno della città e della popolazione. Negli ultimi giorni, le isole della laguna veneta e ampie zone del litorale veneziano sono state sommerse da almeno un metro di acqua a causa delle alluvioni provocate dal brutto tempo. Finché l’acqua non si ritirerà completamente, i danni non possono essere calcolati con esattezza, ma le stime sono già iniziate.

In tutta Venezia l’acqua ha superato le barriere di protezione installate alle entrate di negozi e abitazioni; dove le barriere hanno funzionato perché più alte, l’acqua è entrata ugualmente ai piani terra di molti edifici attraverso tubature e sanitari. Ci sono stati guasti alle linee telefoniche, agli impianti elettrici e alle imbarcazioni, che il vento e la marea hanno sospinto fuori dai canali e trasportato sopra le fondamenta in vari punti della città. C’è stato un incendio all’interno del palazzo Ca’ Pesaro, sul Canal Grande, che ospita la Galleria Internazionale d’Arte Moderna e il Museo di arte orientale. Ci sono stati danni alla Basilica di San Marco e al teatro La Fenice. Si stimano poi numerosi altri danni a palazzi, musei, fondazioni, biblioteche e attività commerciali.

Le zone colpite dalle alluvioni in Veneto