Diciotto palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza

La casa di Baha Abu al Ata, comandante del Jihad Islamico ucciso nella notte tra lunedì e martedì (MAHMUD HAMS / AFP)
La casa di Baha Abu al Ata, comandante del Jihad Islamico ucciso nella notte tra lunedì e martedì (MAHMUD HAMS / AFP)

Diciotto palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti cominciati da Israele martedì nella Striscia di Gaza, ha detto il ministro della Salute della Striscia, che ha parlato anche di almeno 50 feriti. Gli attacchi di Israele erano iniziati come risposta al lancio di decine di razzi da parte del Jihad Islamico verso numerose città israeliane, a sua volta cominciato come ritorsione per l’uccisione di Abu al Ata, avvenuta a Gaza nella notte tra lunedì e martedì.

La situazione tra Israele e la Striscia è molto tesa. Il governo israeliano ha ordinato la chiusura delle scuole e la sospensione di tutte le attività non essenziali nelle aree colpite dai razzi del Jihad Islamico, e secondo Haaretz si starebbe preparando a un eventuale aumento delle violenze.