Il primo ministro libanese Saad Hariri ha annunciato le sue dimissioni

(AP Photo/Hassan Ammar)
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Il primo ministro libanese Saad Hariri ha annunciato le sue dimissioni a causa delle violente proteste antigovernative che vanno avanti da più di dieci giorni. Hariri consegnerà le sue dimissioni al presidente del Libano, Michel Aoun, che potrebbe anche non accettarle o dare ad Hariri un nuovo incarico per provare a formare un governo diverso.

Le proteste erano iniziate dopo che il governo aveva annunciato di voler introdurre una tassa sulle telefonate fatte con WhatsApp, Facebook Messenger e FaceTime, ma poi si erano allargate e si erano dirette contro la grave situazione economica del paese. Una settimana fa, Hariri aveva approvato alcune riforme che includevano un taglio del 50 per cento degli stipendi percepiti dai membri del governo e dai parlamentari, la riduzione dei benefici garantiti a diversi funzionari statali e l’approvazione del bilancio per il 2020 con un deficit dello 0,6 per cento e senza l’introduzione di nuove tasse. Le misure non avevano però fermato i manifestanti, che avevano continuato a protestare in diverse città del Libano.

Hariri ha 49 anni ed era primo ministro dal 2016, dopo che già lo era stato tra il 2009 e il 2011. Hariri si era già dimesso una prima volta nel novembre 2017 mentre si trovava in Arabia Saudita, molto probabilmente su ordine della famiglia reale saudita, alleata della famiglia Hariri. I sauditi accusavano Hariri di dare troppo spazio a Hezbollah, gruppo radicale sciita alleato dell’Iran e considerato terroristico da diversi paesi.