L’ONU indagherà sulle presunte violazioni delle libertà fondamentali compiute durante le recenti proteste in Cile

Un militare cileno a Santiago (Claudio Santana/Getty Images)
Un militare cileno a Santiago (Claudio Santana/Getty Images)

L’ONU manderà una propria missione in Cile con l’obiettivo di indagare sulle presunte violazioni delle libertà fondamentali compiute durante le proteste e gli scontri avvenuti nel paese durante l’ultima settimana. La decisione è stata annunciata giovedì da Michelle Bachelet, attuale Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani e presidente del Cile dal 2006 al 2010 e poi di nuovo dal 2014 al 2018. Episodi di violenze e abusi erano stati denunciati nei giorni scorsi da diverse organizzazioni che si occupano di diritti umani ed erano stati mostrati anche da alcuni video diffusi sui social network.

Secondo l’Instituto Nacional de Derechos Humanos de Chile, dall’inizio delle proteste sono state uccise 18 persone.

Perché si protesta in Cile

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