Il Venezuela ha ottenuto un seggio nel Consiglio dell’ONU per i diritti umani

Il palazzo dell'ONU a New York, il primo aprile 2019 (Ralf Hirschberger/picture-alliance/dpa/AP Images)
Il palazzo dell'ONU a New York, il primo aprile 2019 (Ralf Hirschberger/picture-alliance/dpa/AP Images)

Il Venezuela ha ottenuto un seggio nel Consiglio dell’ONU per i diritti umani e molti attivisti che si occupano di questo tema hanno protestato per via della documentata storia di abusi dei diritti umani commessi dalle autorità venezuelane. Il Consiglio dell’ONU per i diritti umani è composto da 47 membri e giovedì ne sono stati eletti 14 che inizieranno il proprio mandato triennale: ai paesi dell’America Latina spettavano due seggi e il Venezuela ne ha ottenuto uno con 105 voti su 193.

L’altro seggio è andato al Brasile, nonostante l’attuale presidente Jair Bolsonaro abbia più volte criticato il concetto stesso di diritti umani e lodato le forme di tortura portate avanti in passato dalla dittatura militare. Tuttavia secondo José Miguel Vivanco, direttore della divisione americana di Human Rights Watch, le istituzioni del Brasile continuano a offrire un buon grado di protezione ai propri cittadini, mentre le autorità del Venezuela «sono responsabili di abusi sistematici e di un’emergenza umanitaria». Da qualche anno il paese sta attraversando una gravissima crisi economica e politica.

Era già successo in passato che paesi poco rispettosi dei diritti umani ottenessero un seggio nel Consiglio dell’ONU per i diritti umani, per esempio Arabia Saudita, Cina, Cuba, Indonesia e Russia.