Automobili semisommerse a causa del tifone Hagibis a Sano, a nord di Tokyo, il 13 ottobre 2019 (Kyodo News via AP)

Ci sono 33 morti per il tifone Hagibis in Giappone

Molti fiumi sono esondati e ci sono state frane e alluvioni, mentre la perturbazione sta tornando verso il Pacifico

Sabato il tifone Hagibis ha colpito il centro del Giappone, causando alluvioni, frane e la morte di almeno 33 persone secondo l’agenzia di stampa giapponese Kyodo News; per ora l’agenzia governativa che si occupa della gestione dei disastri, solitamente molto cauta in queste cose, ha confermato la morte di sole 14 persone. I fiumi sono esondati in 14 località diverse, inondando vaste aree residenziali, e circa mezzo milione di case è rimasto senza corrente elettrica. Più di sette milioni di persone avevano ricevuto l’avviso di evacuazione non obbligatoria, ma si stima che solo 50mila siano effettivamente andate nei rifugi statali. Le persone morte per il tifone sono state travolte da frane o sono rimaste intrappolate in casa durante le alluvioni; ci sono anche 19 dispersi secondo Kyodo News e decine di feriti. Circa 27mila militari sono stati mobilitati per le operazioni di soccorso e verifica dei danni.

Il tifone Hagibis, i cui venti hanno raggiunto la velocità di 225 chilometri orari, è stato il più forte che si sia abbattuto sul paese negli ultimi 60 anni. Ha colpito per prima la penisola di Izu, a sud-ovest di Tokyo, poi è risalito lungo la costa orientale delll’isola di Honshu (la più grande delle quattro principali di cui è composto il Giappone) passando per la capitale. A Tokyo gli argini del fiume Sumida hanno retto, quelli del fiume Tama no, ma non ci sono state grosse inondazioni: in questo momento i livelli dell’acqua stanno scendendo. Ad Hakone, una città vicina al Monte Fuji, è piovuto più di un metro di pioggia tra venerdì e sabato, il massimo mai registrato in Giappone nell’arco di 48 ore. Ora il tifone si sta spostando verso nord ed è previsto che nel corso di domenica si allontani dal Giappone tornando nell’oceano Pacifico.

I danni più grossi ci sono stati a Nakano e Nagano, a nord-ovest di Tokyo, dove gli argini del fiume Chikuma sono crollati e l’acqua per le strade ha raggiunto i 2 metri.

Un ponte ferroviario sopra il fiume Chikuma, a Ueda, a nord-ovest di Tokyo, crollato a causa del tifone Hagibis, il 13 ottobre 2019 (Kyodo via AP Images)

L’arrivo del tifone aveva provocato il rinvio delle qualifiche del Gran Premio di Formula 1 di Suzuka e l’annullamento di due partite della Coppa del Mondo di rugby, ma non ha impedito lo svolgimento del Gran Premio domenica mattina: Suzuka si trova a sud delle zone in cui è passato Hagibis e la corsa si è svolta sotto un cielo sereno. Inoltre domenica sera la partita della Coppa del Mondo di rugby tra Giappone e Scozia si svolgerà come previsto.

Molti voli erano stati cancellati (più di un migliaio negli aeroporti di Tokyo Haneda e Narita) e varie linee ferroviarie erano state interrotte a causa del tifone; oggi il servizio nella metropolitana di Tokyo è lentamente ripreso. Il servizio ferroviario non è ancora tornato del tutto a regime.

Case sommerse dall’acqua del fiume Abukuma, a Tamakawa, nella provincia di Fukushima, il 13 ottobre 2019 (Yohei Kanasashi/Kyodo News via AP)

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