Cosa si sa dell’uccisione dei due poliziotti a Trieste

È avvenuta in Questura durante un controllo su un caso di rapina: a sparare è stato un uomo domenicano che soffriva di disturbi psichici e che ora è in stato di fermo

(ANSA / ANDREA LASORTE)
(ANSA / ANDREA LASORTE)

Venerdì pomeriggio due poliziotti sono stati uccisi in Questura a Trieste durante un controllo su un caso di rapina di uno scooter avvenuto in mattinata. I due agenti si chiamavano Pierluigi Rotta (34enne di Napoli) e Matteo De Menego (31enne di Velletri). L’uccisione è avvenuta verso le 17, quando i due agenti sono stati raggiunti da alcuni colpi d’arma da fuoco sparati da uno dei due uomini – due fratelli cittadini della Repubblica Dominicana – che erano stati arrestati e portati in Questura per accertamenti.

Secondo la ricostruzione diffusa dalla Questura, la mattina di venerdì Alejandro Augusto Stephan Meran, di 29 anni, aveva rapinato una donna in via Carducci e le aveva rubato il motorino. Nel pomeriggio suo fratello Carlysle Stephan Meran, di 32 anni, aveva poi chiamato la centrale operativa della polizia dicendo di aver appreso che suo fratello aveva rubato il motorino e proponendosi di accompagnare la polizia a casa del fratello per recuperare il mezzo. Nella telefonata Carlysle Stephan Meran aveva anche specificato che il fratello soffriva di disturbi psichici, ma che non era in cura presso nessuna struttura sanitaria.

La polizia si era recata quindi insieme al personale del 118 presso l’abitazione di Alejandro Augusto Stephan Meran, che si era dimostrato collaborativo e si era fatto accompagnare insieme al fratello in Questura. Una volta arrivati all’interno dell’Ufficio di Prevenzione Generale, l’uomo ha chiesto e ottenuto il permesso di andare in bagno e, mentre usciva dall’ufficio è riuscito a prendere la pistola d’ordinanza in dotazione a Rotta e gli ha sparato due colpi al lato sinistro del petto e all’addome. Sentiti gli spari, l’agente De Menego è uscito dall’ufficio per verificare cosa fosse successo, e a quel punto Alejandro Augusto Stephan Meran gli ha sparato tre colpi di pistola, sotto la clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena.

L’uomo ha poi sottratto la pistola anche a De Menego e ha sparato a un altro poliziotto, ferendolo alla mano, mentre cercava di fuggire. Una volta fuori dalla Questura ha prima cercato di rubare un’auto, e poi ha iniziato uno scontro a fuoco con alcuni agenti della Squadra Mobile che sono riusciti a ferirlo e a disarmarlo. Il fratello, nel frattempo, spaventato dagli spari in un primo momento ha cercato di barricarsi nell’Ufficio di Prevenzione Generale e poi ha cercato di scappare per i sotterranei della Questura, prima di essere bloccato.

Alejandro Augusto Stephan Meran al momento si trova in ospedale in stato di fermo, e si attende la convalida della custodia cautelare da parte del Gip. Nel frattempo le fondine dei due agenti sono state sequestrate per verificarne l’integrità. Secondo il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) Stephan Meran sarebbe riuscito a sfilare la pistola a Rotta perché la fondina che la custodiva era vecchia. Dalle prima analisi, scrivono i giornali, non non risulterebbero però danni tali da comprometterne la funzionalità.