«È la rivoluzione del secolo»

Il ministro Francesco Boccia è entusiasta della nuova app del PD che sarà presto scaricabile su tutti gli smartphone

Entro il 15 ottobre sarà disponibile nei negozi online la nuova app del PD, la “PD app”. La app, promettono i suoi realizzatori, permetterà di dare nuova vita alla militanza nel partito e creerà nuovi canali di comunicazione tra eletti ed elettori. La realizzazione della app era iniziata la scorsa estate per iniziativa di Francesco Boccia, attuale ministro per le Autonomie: è stata sviluppata da Digithon, una società informatica con sede a Bisceglie in Puglia.

Ora che il progetto è quasi al termine, Boccia ha parlato con Repubblica del suo entusiasmo.

«È la rivoluzione del secolo. Me lo dico da solo, ma sono troppo fiero di quello che abbiamo fatto»

A cosa servirà la app non è ancora chiarissimo. «Tutti gli eletti del PD (parlamentari, consiglieri regionali e comunali) dovranno rendicontare la loro attività online», scrive Repubblica, che ha intervistato anche Carlo Guarino, consigliere per il digitale del segretario Nicola Zingaretti: «Verranno lanciati dei referendum su proposte specifiche e grandi scelte. Verranno caricati video, foto e appuntamenti. Chi vuole potrà geolocalizzarsi, ovvero rendere pubblica la propria posizione e entrare in contatto con altre persone della sua zona per attivarsi su un problema del territorio».

Guarino ha parlato anche della possibilità di usare la piattaforma per fare della “gamefication”, cioè trasformare alcuni aspetti dell’attivismo politico in un gioco a premi, qualcosa di simile al “Vinci Salvini“, anche se Guarino ammette che Zingaretti non gli sembra il tipo (ma è più possibilista sul fratello Luca).

Non è la prima volta che il PD tenta di creare una propria app, cercando di imitare più o meno apertamente la “piattaforma Rousseau” del Movimento 5 Stelle. Subito dopo la sconfitta al referendum costituzionale del 2016 ci aveva provato l’allora segretario Renzi, creando la “piattaforma Bob”. Il progetto non ebbe particolare successo, ma la app è ancora disponibile sui negozi online. Le recensioni degli utenti non sono molto tenere: «Non funziona non si apre dice problemi di connessione. Non sapete fare neanche un app e volete ritornare al governo», ha scritto per esempio un commentatore.