In Australia due fratelli vicini all’ISIS sono stati condannati per aver organizzato un attentato, poi fallito, su un aereo a Sydney

L'aeroporto di Sydney, Australia
(Reinhard Kaufhold/picture-alliance/dpa/AP Images)
L'aeroporto di Sydney, Australia (Reinhard Kaufhold/picture-alliance/dpa/AP Images)

In Australia due uomini vicini allo Stato Islamico sono stati condannati per aver organizzato un fallito attentato su un aereo diretto da Sydney ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, nel luglio del 2017. Si tratta di Mahmoud Khayat, 34 anni, e Khaled Khayat, 51 anni: il primo è stato condannato giovedì, il verdetto del secondo era già arrivato lo scorso maggio; entrambi si sono dichiarati non colpevoli.

Il piano prevedeva che l’aereo, che trasportava circa 400 persone, venisse fatto saltare con una bomba che era stata nascosta dentro un tritacarne trasportato in valigia; fallì perché la valigia era troppo pesante e venne respinta ai controlli di sicurezza. Un terzo fratello, che aveva trasportato la valigia all’aeroporto, è stato dichiarato innocente perché non era coinvolto nel piano e non era a conoscenza della bomba nascosta. I due fratelli, che avevano cercato di organizzare anche un attacco chimico a Sydney, vennero arrestati 11 giorni dopo l’attentato fallito in aeroporto.

Durante il processo i procuratori hanno sostenuto che i due fossero stati aiutati da un quarto fratello, Tareq Khayat, un miliziano dell’ISIS che si trova in carcere in Iraq, e che l’esplosivo usato fosse arrivato via aereo dalla Turchia nell’ambito di un piano “ispirato e diretto” dallo Stato Islamico. La pena non è stata ancora stabilita, Mahmoud e Khaled Khayat rischiano fino all’ergastolo.