Il governo israeliano ha tenuto in Cisgiordania la sua ultima riunione prima delle elezioni di martedì

La riunione del governo israeliano nell'insediamento di Mevo’ot Yericho, in Cisgiordania (Amir Cohen/Pool via AP)
La riunione del governo israeliano nell'insediamento di Mevo’ot Yericho, in Cisgiordania (Amir Cohen/Pool via AP)

Domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha presieduto una riunione del suo governo – l’ultima prima delle elezioni di martedì – nell’insediamento di Mevo’ot Yericho, in Cisgiordania: è un evento molto raro che i membri di un governo israeliano si riuniscano nei territori occupati, dove vivono più di 2,5 milioni di palestinesi e circa 600mila coloni israeliani. Tra le altre cose, Netanyahu ha inserito Mevo’ot Yericho nella lista degli insediamenti ufficiali israeliani in Cisgiordania e ha riconfermato la sua volontà di annettere a Israele la Valle del Giordano e il nord del mar Morto, un vasto territorio che già attualmente è abitato per lo più da coloni israeliani ed è sotto il controllo di Israele, ma che formalmente appartiene all’Autorità Nazionale Palestinese, l’organo di autogoverno palestinese.

La decisione di tenere la riunione del governo nei Territori Palestinesi sembra essere stata una mossa elettorale rivolta soprattutto alla destra identitaria e religiosa, il cui appoggio in passato è stato cercato più volte da Netanyahu per formare una maggioranza in Parlamento.