Sono stati scarcerati sei giornalisti del quotidiano turco “Cumhuriyet” che erano stati condannati per reati legati al terrorismo

Una manifestazione di protesta organizzata nel 2017 a sostegno dei giornalisti arrestati (AP Photo/Lefteris Pitarakis)
Una manifestazione di protesta organizzata nel 2017 a sostegno dei giornalisti arrestati (AP Photo/Lefteris Pitarakis)

Un tribunale d’appello di Istanbul, in Turchia, ha ordinato la liberazione di sei giornalisti ed ex dipendenti del quotidiano di opposizione Cumhuriyet, che erano stati condannati in primo grado per reati legati al terrorismo e che rischiavano fino a cinque anni di carcere. Tra loro c’è anche il noto vignettista Musa Kart. Il tribunale ha decretato che la sentenza si applichi anche a altri sette giornalisti che erano stati condannati ma che non avevano fatto ricorso in appello.

I sei giornalisti, che avevano lasciato il quotidiano dopo un cambio nella dirigenza, erano stati ritenuti colpevoli di aver sostenuto il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (più conosciuto con la sigla PKK, partito fuorilegge in Turchia), e di aver avuto legami con il religioso turco Fethullah Gülen, accusato dal presidente Recep Tayyip Erdoğan di avere organizzato il tentato colpo di stato del luglio 2016.