Benjamin Netanyahu (Lior Mizrahi/Getty Images)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che se verrà eletto annetterà la Valle del Giordano, contesa alla Cisgiordania

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che se verrà rieletto si impegnerà ad annettere ad Israele gli insediamenti israeliani che si trovano nella Valle del Giordano e nella parte settentrionale del Mar Morto.

La Valle del Giordano è divisa tra Giordania, Israele e Cisgiordania. In Cisgiordania, la fascia di territori che si estende più o meno da Gerusalemme fino alla sponda occidentale del fiume Giordano, ci vivono più di 2,5 milioni di palestinesi ed è l’area rivendicata interamente dall’Autorità palestinese – l’organo di autogoverno dei palestinesi – come proprio territorio. Attualmente è però sottoposta al controllo misto dell’Autorità palestinese e di Israele, che ha sempre appoggiato le iniziative dei coloni garantendo loro tutti i principali servizi di un cittadino israeliano: acqua, energia, raccolta dei rifiuti e disponibilità di case popolari, tra le altre cose. Nella Valle del Giordano, in particolare, si trova la città palestinese di Jericho: nei piani di Netanyahu dovrebbe rimanere una specie di enclave autogestita dai palestinesi.

Nel suo discorso, Netanyahu ha chiarito che «non farà nulla senza un chiaro mandato» perché Israele è «una democrazia»: «Sto chiedendo di ricevere il mandato per fare questa cosa (l’annessione degli insediamenti nella Valle del Giordano, ndr) che gode di un ampio consenso». E ancora: «Sto chiedendo do definire finalmente i confini permanenti di Israele».

L’annuncio è arrivato a pochi giorni dalle prossime elezioni, che si terranno il 17 settembre; Netanyahu, primo ministro uscente con una coalizione di destra, aveva vinto di poco le elezioni di aprile ma a causa di una lunga lite interna alla sua coalizione non è riuscito a mettere insieme una maggioranza.

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