I lavori del Parlamento britannico saranno interrotti questa sera, a causa della sospensione chiesta da Boris Johnson
I lavori del Parlamento britannico saranno interrotti questa sera, a causa della sospensione chiesta da Boris Johnson. Lo ha confermato il governo britannico questa mattina nel quotidiano incontro con i giornalisti.
Break: Parliament is to be prorogued tonight. No Parliament, select committees or scrutiny of the executive until October 14th. Perfectly legal but the longest prorogation in modern history, in the middle of the biggest political crisis since the war.
— Lewis Goodall (@lewis_goodall) September 9, 2019
La sospensione del Parlamento – prevista dalle procedure britanniche – è un’interruzione dei lavori che precede l’inizio di una nuova sessione parlamentare. È una pausa, dopo la quale i lavori ricominciano secondo la nuova agenda governativa, presentata nel cosiddetto Queen’s speech, il discorso della regina (scritto dal governo). Solitamente il Parlamento viene sospeso ogni anno, ma a causa di Brexit non succedeva da quasi due anni e con questa ragione Johnson aveva chiesto la sospensione dei lavori e l’inizio di una nuova sessione il 14 ottobre. La sospensione chiesta da Johnson coincide però con uno dei momenti decisivi delle trattative su Brexit ed è stata molto criticata perché sembrava avere lo scopo di togliere di mezzo il Parlamento in modo che il governo potesse agire con più libertà nelle trattative. Solitamente la sospensione dura solo qualche giorno – e non cinque settimane come in questo caso – e non viene usata come strumento per ottenere qualcosa dal punto di vista politico.
Il Parlamento è comunque riuscito a votare e approvare una legge per impedire al governo di uscire dall’Unione Europea senza un accordo (il cosiddetto “no deal”).