Le fotografie dell’Amazzonia di Tommaso Protti

Hanno vinto il Carmignac Photojournalism Award, un importante premio di fotogiornalismo

Il fotografo italiano Tommaso Protti ha vinto la decima edizione del Carmignac Photojournalism Award, un importante premio di fotogiornalismo che quest’anno era dedicato al tema dell’Amazzonia e della sua deforestazione per sfruttarne le risorse forestali e minerarie. L’annuncio è stato dato ieri 4 settembre al festival internazionale di fotogiornalismo Visa pour l’image, in corso in questi giorni a Perpignan, in Francia.

© Tommaso Protti per la Fondation Carmignac
Araribóia, Brasile – Una guardia forestale Guajajara in un momento di triste silenzio alla vista di un albero abbattuto da sospetti disboscatori illegali nella riserva indigena dell’Araribóia, nello stato di Maranhão.
Come conseguenza del taglio di fondi degli ultimi anni agli enti di protezione ambientale e di tutela degli indigeni in Brasile, le tribù dell’Amazzonia formano sempre più gruppi di difesa per aumentare il controllo e la vigilanza del territorio.

L’Amazzonia è una foresta pluviale tropicale, la cui vegetazione si è espansa enormemente grazie alle condizioni calde e umide offerte dal bacino idrografico del Rio delle Amazzoni e dei suoi numerosi affluenti. Si trova nella parte nord-occidentale del Brasile e in porzioni di Perù, Colombia e di altri paesi del Sudamerica: l’intera area ha un’estensione che supera i 7 milioni di chilometri quadrati, con la foresta vera e propria che occupa circa 5,5 milioni, circa 18 volte l’Italia. Da sola, la foresta amazzonica costituisce circa la metà di tutte le foreste pluviali ancora esistenti sulla Terra; ha un ecosistema estremamente diversificato, conta oltre 16mila specie di piante e si stima che nel complesso ospiti oltre 390 miliardi di alberi. La sua preservazione non è solo essenziale per tutelare la vita delle migliaia di specie che la popolano, ma anche per mantenere il giusto equilibrio di ossigeno nell’atmosfera.

Il reportage di Protti si concentra sull’Amazzonia brasiliana “tra le crisi sociali e umanitarie e il tema delle forestazione” ed è stato realizzato da gennaio a luglio 2019 insieme al giornalista britannico Sam Cowie: Protti ha viaggiato dallo stato orientale del Maranhão a quello occidentale della Rondônia, attraverso gli stati di Pará e Amazonas. E ha spiegato:

Volevo illustrare le trasformazioni sociali, concentrandomi sulla verità velata dello spargimento di sangue e della distruzione che stanno attualmente avvenendo nella regione. Queste diverse forme di violenza sono le conseguenze dei cambiamenti nel mercato globale, ma anche dell’aumento esponenziale dei consumi, che vanno dalla cocaina alla carne bovina. Gli scienziati affermano che la foresta stia raggiungendo un punto di non ritorno a causa della deforestazione, alimentata dal disboscamento illegale, dell’accaparramento delle terre, dall’espansione agricola, e i settori statali e privati hanno sostenuto progetti di sviluppo ed estrazione di risorse. Credo sia importante aumentare la consapevolezza riguardo questa situazione e metterla in discussione.

Tommaso Protti è nato a Mantova nel 1986 e ora vive e lavora a San Paolo, in Brasile. Ha iniziato la sua carriera come fotografo nel 2011 dopo essersi laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, concentrandosi molto su progetti a lungo termine e lavorando con i più importanti giornali internazionali.

© Tommaso Protti per la Fondation Carmignac
Grajaú, Brasile – Un’area disboscata nello stato meridionale di Maranhao, vista dall’elicottero dell’IBAMA, l’agenzia nazionale dell’ambiente in Brasile.
Maranhão è uno degli stati più colpiti dagli incendi boschivi e dal disboscamento illegale che ha causato la perdita del 75% della sua copertura forestale amazzonica. La foresta pluviale amazzonica sta perdendo un campo da calcio di copertura forestale ogni minuto. Gli scienziati affermano che l’Amazzonia stia raggiungendo un punto critico: se la deforestazione continua ad aumentare, la foresta potrebbe non riprendersi mai.

Ogni anno dal 2009 il Carmignac Photojournalism Award, organizzato dall’omonima fondazione, finanzia la produzione di un reportage fotografico sulle violazioni dei diritti umani e sulle questioni geostrategiche nel mondo.

© Tommaso Protti per la Fondation Carmignac
Araribóia, Brasule – Guardie forestali Guajajara ,che pattugliano la riserva indigena di Araribóia nello stato di Maranhão, picchiano un altro indigeno sospettato di collaborare con i taglialegna illegali. La guardie pattugliano la loro vasta riserva indigena ogni mese, distruggendo i campi dei taglialegna illegali e quando possibile sequestrando le loro attrezzature. A volte li colgono in flagrante, ma può essere pericoloso perché entrambi i gruppi sono armati. A Maranhão e in altri stati brasiliani dell’Amazzonia, la stragrande maggioranza delle uccisioni per conflitti di terre o risorse rimane irrisolta.

Quanto è importante l’Amazzonia per la Terra