Il cardinale australiano George Pell ha perso l’appello contro la sua condanna per abusi sessuali su minorenni

Il cardinale George Pell al suo arrivo alla Corte Suprema dello stato di Victoria, a Melbourne, il 21 agosto 2019 (Darrian Traynor/Getty Images)
Il cardinale George Pell al suo arrivo alla Corte Suprema dello stato di Victoria, a Melbourne, il 21 agosto 2019 (Darrian Traynor/Getty Images)

Il cardinale australiano George Pell, ex consigliere stretto di Papa Francesco, ha perso l’appello contro la sua condanna a sei anni di carcere per abusi sessuali su minorenni. Pell, che ha 78 anni, è il prelato di più alto grado ad essere mai stato condannato per abusi sessuali su minorenni: lo scorso dicembre un tribunale di Melbourne lo aveva dichiarato colpevole di aver violentato due chierichetti di 13 anni nel 1996 e di aver molestato uno dei due anche l’anno successivo. Pell, che ha sempre detto di essere innocente, forse farà nuovamente appello contro la condanna, presso la più alta corte australiana.

Secondo la difesa del cardinale, la sentenza con cui è stato condannato sarebbe stata «irragionevole» per via delle prove su cui è basata, cioè la testimonianza di uno degli ex chierichetti – l’altro è morto nel 2014: per Pell non sarebbe stata una prova oltre ogni ragionevole dubbio.

Fino allo scorso ottobre, Pell era consigliere stretto di Papa Francesco, cioè uno dei membri del circolo di importanti sacerdoti conosciuto come C-9. Il Guardian ha scritto che in passato Pell era stato, grazie al suo ruolo di consigliere economico, «il terzo uomo più potente del Vaticano».