Le giocatrici della nazionale di calcio americana non hanno trovato un accordo con la loro federazione sulla questione della discriminazione di genere

(Katharine Lotze/Getty Images)
(Katharine Lotze/Getty Images)

Mercoledì un tentativo di patteggiamento tra le giocatrici della nazionale di calcio statunitense e la Federazione calcistica statunitense a proposito della causa per discriminazione di genere presentata in precedenza dalle calciatrici è fallito dopo due giorni di discussioni. Se le parti non troveranno un accordo prossimamente, il caso potrebbe finire in tribunale l’anno prossimo.

Tre mesi prima dell’inizio dei Mondiali in Francia che poi hanno vinto, le calciatrici della nazionale americana avevano accusato i dirigenti federali di “discriminazione di genere istituzionalizzata” per il diverso trattamento ricevuto nel corso degli anni rispetto ai giocatori della nazionale maschile. Nello specifico le calciatrici della nazionale avevano denunciato la Federazione per compensi e premi esageratamente inferiori, scarsità di strutture e risorse per allenamenti e cure mediche, oltre a una minor promozione su base nazionale. Avevano inoltre invitato anche le ex calciatrici della nazionale a chiedere rimborsi per i loro mancati compensi del passato.

La vittoria ai Mondiali di quest’anno è la seconda consecutiva per la nazionale di calcio femminile e la quarta nella sua storia notevole; la nazionale maschile invece non ha mai vinto un Mondiale e non si è classificata a quelli del 2018.