I periti del gip di Genova hanno attribuito il crollo del Ponte Morandi a difetti strutturali e assenza di manutenzione

(ANSA/LUCA ZENNARO)
(ANSA/LUCA ZENNARO)

I tre periti incaricati dalla procura di Genova di esaminare le cause del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, hanno consegnato il loro rapporto ai magistrati. Secondo quanto trapelato ai giornali, i periti hanno attribuito il crollo a «difetti esecutivi» del progetto originario e «mancanza di interventi di manutenzione significativi», ha scritto ANSA. Per quanto riguarda in particolare il reperto 132, cioè quello che il Secolo XIX chiama «il punto di connessione fra lo strallo e l’antenna della pila 9, che secondo gli esperti avrebbe ceduto per primo», il rapporto avrebbe individuato «uno stato corrosivo di tipo generalizzato di lungo periodo». Al momento l’inchiesta ha 71 indagati a vario titolo, assieme alle due società che gestivano il tratto stradale e la sua manutenzione, Autostrade e Spea Engineering.