Il ministro degli Interni rumeno Nicolae Moga si è dimesso per lo scandalo dell’omicidio della 15enne che la polizia non aveva soccorso in tempo

Cerimonia in ricordo della ragazza uccisa, fuori dall'edificio del ministero dell'Interno romeno a Bucarest (AP Photo/Andreea Alexandru)
Cerimonia in ricordo della ragazza uccisa, fuori dall'edificio del ministero dell'Interno romeno a Bucarest (AP Photo/Andreea Alexandru)

Il ministro degli Interni rumeno Nicolae Moga si è dimesso per lo scandalo dell’omicidio della 15enne che la polizia non aveva soccorso in tempo. Moga, che aveva giurato da ministro solo sei giorni fa, ha detto che le sue dimissioni permetteranno “un nuovo inizio” al suo ministero. A costringere Moga alle dimissioni è stato lo scandalo seguito alla morte di una 15enne, che aveva chiamato i soccorsi dopo essere stata rapita ma che non aveva ricevuto aiuto in tempo dalla polizia, per un sospetto caso di negligenza che ha portato anche al licenziamento del capo della polizia del paese.

La ragazza, identificata solo con il nome Alexandra, era stata rapita mercoledì 24 luglio mentre faceva l’autostop da Dobrosloveni per raggiungere Caracal, casa sua, nel sud del paese. Era riuscita a chiamare tre volte il 112, il numero unico di emergenza dell’Unione Europea, ma per ragioni non ancora chiare la polizia era intervenuta con molto ritardo, 19 ore dopo l’ultima chiamata, trovandola morta. All’interno della casa dove è stata trovata la ragazza, la polizia ha trovato anche i resti di una seconda persona, una ragazza di 18 anni scomparsa lo scorso aprile. Per i due omicidi è stato arrestato un 65enne, che ha confessato.