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  • Giovedì 25 luglio 2019

Meno di un anno a Tokyo 2020

I lavori procedono, lo Stadio Olimpico è quasi pronto, le medaglie sono state presentate, i robot sono carichi: un punto sulle prossime Olimpiadi estive

Il nuovo Stadio Olimpico di Tokyo a lavori in corso (Carl Court/Getty Images)
Il nuovo Stadio Olimpico di Tokyo a lavori in corso (Carl Court/Getty Images)

Le Olimpiadi estive di Roma del 1960 favorirono la diffusione della copertura televisiva internazionale. Quattro anni dopo, in concomitanza con le Olimpiadi del 1964, fu aperta la prima linea ad alta velocità Shinkansen: mise in collegamento Tokyo con Osaka abbattendo i tempo di percorrenza da sei-quattro ore a due. Nel 2012 a Londra gli smartphone si affermarono definitivamente come piattaforma principale per la comunicazione e la trasmissione delle notizie sugli eventi. Il prossimo anno, nelle terze Olimpiadi moderne organizzate dalla città di Tokyo, secondo gli organizzatori sarà il turno dell’intelligenza artificiale, del riconoscimento facciale su larga scala e dei mezzi di trasporto ecologici e a guida automatica.

(Atsushi Tomura/Getty Images)

Le Olimpiadi estive di Tokyo 2020 vengono presentate dagli organizzatori come l’edizione dei Giochi più innovativa di sempre, e c’è qualche ragione per crederlo. Le medaglie, presentate in occasione dell’anno esatto di distanza dalla cerimonia d’apertura, verranno realizzate per esempio con i materiali recuperati da sei milioni di dispositivi elettronici in disuso recuperati in tutto il paese. Il designer giapponese Junichi Kawanishi ha riprodotto su una faccia la Nike alata al centro dello stadio Panathinaiko di Atene, mentre dall’altra la forma del globo terrestre in modo che rifletta la luce.

Le prime gare dei Giochi della XXXII Olimpiade inizieranno il 22 luglio 2020, due giorni prima della cerimonia di apertura in programma il 24 luglio nel nuovo Stadio Nazionale di Tokyo. L’impianto è stato costruito nella stessa area dove sorgeva il vecchio Stadio Nazionale, costruito in occasione delle Olimpiadi del 1964 e demolito nel 2015. Il progetto originario era stato assegnato inizialmente allo studio londinese di Zaha Hadid, ma in seguito alle polemiche sui costi previsti per la realizzazione, il primo ministro Shinzo Abe aveva bloccato il progetto e lo aveva assegnato all’architetto giapponese Kengo Kuma, che ha lavorato a una versione più contenuta e meno costosa.

Il nuovo Stadio Nazionale di Tokyo (Carl Court/Getty Images)

I lavori sulle altre sedi dei Giochi procedono bene e si dovrebbero concludere senza grandi ritardi, grazie anche all’utilizzo delle strutture costruite in città per le Olimpiadi del 1964. In questa edizione ci saranno cinque nuovi sport rispetto all’ultima, e due ritorni: surf, skateboard, karate, arrampicata sportiva, baseball e softball. Oltre ai lavori di ammodernamento, divisi tra la zona del centro città e la baia, gli investimenti principali riguarderanno le tecnologie e la mobilità.

Il governo giapponese e il comitato organizzatore presieduto dall’ex primo ministro Yoshiro Mori – il quale seguirà anche la Coppa del Mondo di rugby, la manifestazione con cui quest’anno il Giappone si preparerà alle Olimpiadi – stanno lavorando con alcune delle più grandi aziende tecnologiche e motoristiche del paese.

La Toyota ha ospitato di recente nella sua sede in città la presentazione dei mezzi di trasporto e accoglienza operativi durante la manifestazione, dal robot di telepresenza T-TR1, che proietterà nel suo schermo le persone a grandezza naturale muovendosi tra le sedi in una sorta di tour virtuale, all’assistente mobile per i volontari nelle sedi delle gare, che si muoverà autonomamente tramite l’utilizzo di sensori fornendo il supporto necessario di volta in volta, come il  trasporto e la raccolta di materiale tecnico. Ci saranno inoltre circa 200 piccoli mezzi di trasporto elettrici adibiti allo spostamento delle persone tra le sedi delle gare e dei veicoli a guida automatica in servizio in alcune zone prestabilite della città.


La Panasonic di Osaka ha invece sviluppato un sistema di riconoscimento facciale su larga scala che verrà utilizzato in prossimità degli impianti come sistema di sicurezza integrato per le centrali operative della polizia di Tokyo. Alla NEC è stato poi affidato lo sviluppo di un sistema di riconoscimento facciale di portata ridotta che verrà installato in prossimità degli accesi riservati a volontari e atleti per controllare gli ingressi.

Di pari passo alla conclusione dei lavori, nelle ultime settimane a Tokyo ci sono state le prime piccole proteste nei confronti dell’organizzazione delle Olimpiadi da parte di qualche centinaio di manifestanti che ne chiedono l’annullamento per l’impatto ambientale. Il Comitato Olimpico giapponese sta invece gestendo le accuse di corruzione rivolte al suo presidente, l’ex atleta Tsunekazu Takeda, incriminato lo scorso gennaio dalla giustizia francese nell’ambito delle indagini riguardanti i processi di assegnazione delle ultime due edizioni dei Giochi.