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  • Giovedì 18 luglio 2019

Gli studenti indiani che si sono uccisi dopo un controverso esame

Ci sono stati almeno 23 suicidi tra i ragazzi bocciati, ma le valutazioni di centinaia di test si sono poi rivelate sbagliate

Studentesse di Calcutta controllano i risultati dei propri esami. (Xinhua via Ansa)
Studentesse di Calcutta controllano i risultati dei propri esami. (Xinhua via Ansa)

Tra febbraio e marzo, poco meno di un milione di studenti dello stato indiano del Telangana ha sostenuto l’equivalente locale dell’esame di maturità: più di 300mila non l’hanno superato, e da allora ci sono stati almeno 23 suicidi di ragazzi che sono stati bocciati o pensavano di esserlo stati. Poco dopo gli esami, però, si è scoperto che un errore nella valutazione elettronica degli esami aveva portato centinaia di studenti a essere bocciati ingiustamente: le autorità locali hanno assicurato però che nessun suicidio o tentato suicidio «è collegato agli errori tecnici».

In India, il paese asiatico con la crescita economica più alta e destinato a diventare il più popoloso al mondo in meno di dieci anni, la competizione nell’istruzione secondaria è altissima. Come ha spiegato la giornalista di BBC News Deepthi Bathini, gli esami di maturità – e spesso anche quelli alla fine degli anni precedenti – sono molto importanti per assicurarsi un posto in una buona università, tappa fondamentale per chi ambisce a costruirsi una carriera lavorativa ben retribuita. L’India è anche tra i venti paesi con il più alto tasso di suicidi al mondo, che diventa il sesto più alto se si contano solo le donne.

Nello stato del Telangana l’istruzione secondaria segue un programma diverso da quello nazionale, e per questo c’è un sistema di esami autonomo: gli studenti che ad aprile avevano scoperto di non aver superato gli esami erano circa 320mila. Nei giorni successivi, ha raccontato BBC News, moltissimi studenti avevano riscontrato delle stranezze nei loro risultati: «Mio figlio aveva ottenuto pieni voti negli esami di matematica, fisica e chimica l’anno prima. Quest’anno i risultati dicono che ha fatto un punto in matematica e zero in fisica. Com’è possibile?» ha chiesto Venugopal Reddy, padre di un ragazzo che aveva dato gli esami e che dopo i risultati si era rifiutato di uscire di casa.

Mentre sempre più famiglie avevano iniziato a denunciare i presunti errori, erano iniziati i suicidi: BBC ha raccontato la storia di una di loro, Thota Vennela, una ragazza 19enne con la passione per la cucina, che si era avvelenata lo scorso 18 aprile, morendo qualche giorno dopo in ospedale. La madre ha raccontato che mentre era ricoverata continuava a chiedersi come avesse potuto essere bocciata, ripetendo che sarebbe dovuta passare.

Un’associazione per i diritti dei minori, nel frattempo, aveva fatto ricorso alla Corte suprema statale per chiedere che gli esami venissero corretti di nuovo: il ricorso era stato accolto, e più di un mese dopo erano stati annunciati i nuovi risultati. 1.137 studenti che erano stati dati inizialmente per bocciati in realtà erano stati promossi, dopo che il loro punteggio era stato rivisto. Uno studente a cui erano stati assegnati zero punti in una materia in realtà ne aveva ottenuti 99. Il problema era dipeso da Globarena Technology, una società che dal 2017 ha un contratto con il governo statale per la valutazione elettronica dei test scolastici. Sia l’amministrazione locale che la società avevano ammesso che c’erano stati degli errori tecnici, senza però spiegarli nel dettaglio.

Il governo ha negato un collegamento tra i risultati sbagliati e i suicidi, sostenendo in un comunicato riportato dal Times of India che le bocciature degli studenti che si sono uccisi sono dipese «unicamente dallo scarso rendimento accademico in alcune materie». In tutto, ha detto il governo, sono stati valutati 53 test appartenenti a studenti che si sono suicidati o che hanno provato a farlo. Sempre secondo il report ufficiale, uno studente si è ucciso pur avendo superato brillantemente l’esame, e un altro lo ha fatto perché pensava di essere stato bocciato, cosa poi non successa.

Non tutti sono però convinti da questa spiegazione. La famiglia di una delle ragazze che si è uccisa, la 16enne Anamika Yadav, ha denunciato l’autorità statale competente sull’istruzione e Globarena. Anamika si era uccisa poche ore dopo aver appreso i risultati, ma la sua bocciatura era stata revocata quando erano stati annunciati gli esiti della seconda revisione. Alcune ore dopo, però, i suoi voti erano stati nuovamente rivisti, ed era stata confermata la bocciatura. Il padre, Atul Ganesh, ha detto a BBC di essere «sospettoso», spiegando che sua figlia era sempre stata una buona studentessa.

Vasupradha Kartic, psicologa indiana, ha spiegato che gli esami della scuola secondaria sono estremamente stressanti per gli studenti, che hanno bisogno di molta assistenza psicologica. In India è normale esporre enormi cartelli lungo le strade per celebrare gli studenti che hanno ottenuto i risultati più alti, e c’è una grande pressione soprattutto su chi vuole intraprendere una carriera nell’ingegneria o nella medicina, scelte spesso perché garantiscono stabilità economica alle famiglie.

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Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il 118. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 199 284 284 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.

Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.

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