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  • Martedì 11 giugno 2019

Foto dalla nostra era geologica

Cioè l'Antropocene, in mostra al MAST di Bologna, per documentare le trasformazioni terrestri dovute all’attività umana

Edward Burtynsky
Coal Mine #1, North Rhine, Westphalia, Germany 2015
photo © Edward Burtynsky, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto

In questi giorni e fino al 5 gennaio alla fondazione MAST di Bologna è possibile visitare una mostra sulla nostra attuale era geologica, quella caratterizzata dalle trasformazioni terrestri dovute all’attività umana, e che sempre più scienziati identificano come Antropocene.

In mostra ci saranno 35 immagini in grande formato del fotografo Edward Burtynsky, insieme ai filmati di Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier e a esperienze di realtà aumentata: i tre hanno collaborato per quattro anni per documentare con foto, ricerca scientifica e videoinstallazioni l’influenza dell’uomo sui processi naturali.

L’impatto dell’uomo sulla Terra è mostrato dagli artisti tramite esempi come le miniere di potassio nei monti Urali in Russia, i problemi della Grande barriera corallina australiana, le cave di marmo di Carrara e la discarica di Dandora, in Kenya, una delle più grandi al mondo: «dalle barriere frangiflutti edificate sulle coste cinesi alle surreali vasche di evaporazione per il litio nel deserto di Atacama”. I temi sono quelli al centro del dibattito intorno al cambiamento climatico: l’estrazione mineraria, l’eccesso di CO2, il problema della plastica, gli effetti della costruzione di dighe e delle deviazione dei corsi d’acqua, l’acidificazione degli oceani o la deforestazione, per dirne alcuni.

Negli anni Ottanta la scienza iniziò a teorizzare l’Antropocene come definizione dell’era geologica attuale, cominciata quando le attività dell’uomo iniziarono a modificare la geologia e l’ecosistema terrestre, anche oltre il riscaldamento globale. Biologi, chimici e geologi hanno continuato per decenni a interrogarsi sulle caratteristiche distintive di quest’era, la cui definizione è stata presentata all’Unione internazionale di scienze geologiche perché venga formalmente adottata nella scala dei tempi geologici come successiva all’Olocene, che si fa iniziare dopo l’ultima glaciazione oltre 10.000 anni fa.