Amnesty International ha chiuso la sua divisione in Zimbabwe

Una protesta organizzata da Amnesty International ad Harare, in Zimbabwe, il 23 marzo 2012 (Tsvangirayi Mukwazhi/AP Images for Amnesty International)
Una protesta organizzata da Amnesty International ad Harare, in Zimbabwe, il 23 marzo 2012 (Tsvangirayi Mukwazhi/AP Images for Amnesty International)

Amnesty International, la più nota ong che si occupa di difesa dei diritti umani, ha chiuso la sua divisione in Zimbabwe per via di un’accusa di appropriazione indebita di milioni di dollari di fondi ricevuti in beneficenza e di truffa da parte del personale. La presunta truffa era stata scoperta in un’indagine della polizia l’anno scorso: all’epoca il direttore della divisione locale di Amnesty si era dimesso. Ora Amnesty ha annunciato di aver avviato ulteriori indagini con l’aiuto della polizia. Amnesty International Zimbabwe non è l’unica ong coinvolta in un caso di appropriazione indebita di fondi: l’anno scorso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAid) aveva sospeso il finanziamento a varie altre organizzazioni come la Zimbabwe Human Rights Association (ZimRights) per via delle accuse di cattiva gestione finanziaria.

Il caso di Amnesty International Zimbabwe non è il primo problema che Amnesty International sta affrontando quest’anno: a febbraio era stata conclusa un’inchiesta sull’ambiente di lavoro interno all’organizzazione da cui era emerso che i dipendenti dell’ong subivano bullismo diffuso, discriminazioni e altri abusi di potere.

Amnesty International ha dei grossi problemi