Il Tar ha accolto i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze

(ANSA)
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Il Tar della Toscana ha accolto i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari al piano per l’ampliamento dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze (che si trova nella zona di Peretola, incastrato tra i monti, la città e l’autostrada A11), che prevedeva la costruzione di una nuova pista parallela all’autostrada. La decisione del Tar annulla quindi il decreto di valutazione di impatto ambientale (VIA) del ministero dell’Ambiente in vigore dal 21 luglio scorso.

I giudici hanno giudicato illegittimo il decreto di VIA perché «non conteneva quel grado di dettaglio minimo e sufficiente affinché il Ministero dell’Ambiente addivenisse ad una corretta valutazione di compatibilità ambientale, non essendosi individuati compiutamente le opere da realizzare»; inoltre «la previsione di un numero così elevato di prescrizioni, ma soprattutto il carattere e il tenore di queste ultime, dimostra inevitabilmente il difetto di istruttoria in cui sono incorsi i Ministeri» dell’Ambiente e dei Beni culturali «che si sono limitati a posticipare la valutazione dei relativi impatti ambientali», perché le prescrizioni «devono attenere alla fase di esecuzione del progetto e non riguardare aspetti che avrebbero dovuti essere valutati e risolti in sede di Via».

Il ricorso al Tar era stato presentato dai comuni di Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano e Signa e da diversi comitati contro la costruzione dell’opera. Il 16 aprile era arrivata anche l’approvazione del progetto da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Toscana Aeroporti, la società che gestisce l’aeroporto di Firenze, ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar.