Tripoli è stata colpita da diversi attacchi aerei compiuti anche con droni armati, dice il governo di Fayez al Serraj

(Stringer/picture-alliance/dpa/AP Images)
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Secondo il governo di accordo nazionale libico, riconosciuto internazionalmente e guidato dal primo ministro Fayez al Serraj, e secondo diversi testimoni, sabato sera la città di Tripoli è stata colpita da diversi attacchi aerei, compiuti anche con droni armati. I bombardamenti sono stati compiuti dalle forze fedeli al maresciallo libico Khalifa Haftar, che controlla la Libia orientale e che il 4 aprile scorso ha lanciato un’operazione militare per la conquista di Tripoli, capitale libica e sede del governo di Serraj. L’uso di droni armati sarebbe una novità nel conflitto libico, anche perché sembra indicare un coinvolgimento diretto degli Emirati Arabi Uniti, paese che appoggia da tempo Haftar e che già in passato aveva compiuto attacchi aerei in Libia.

Gli Emirati dispongono infatti di strutture per droni alla base aerea di al Khadim, a sud di Tripoli, mentre diversi esperti ritengono che Haftar non abbia armi così sofisticate da compiere attacchi come quelli di sabato sera. Anas El Gomati, direttore del think tank libico Sadeq Institute, ha detto al Guardian: «La guerra aerea a Tripoli è ufficialmente entrata in una nuova e pericolosa fase e si è trasformata in un attacco compiuto da una potenza di invasione straniera: gli Emirati Arabi Uniti».